Ultimi sussulti instabili:
la disputa che ha visto contrapporsi l’Alta delle Azzorre e il Vortice Islandese, in prima istanza appannaggio di quest ultimo, volge al termine. O meglio, l’energia messa in campo dalla Bassa Pressione si sta per esaurire e la breccia che verrà a crearsi a quelle latitudini dovrebbe rappresentare terra di conquista per un possente blocco anticiclonico. Al momento il suo fulcro è ubicato sulla Penisola Iberica, mentre in Italia abbiamo una timida propaggine che fatica a tenere a bada le fresche correnti orientali. Altro punto estremamente fragile è riscontrabile sul nord Africa, laddove sacche d’aria instabile determinano precipitazioni sparse su alcune delle nostre regioni meridionali.
Il muro anticiclonico:
ne abbiam fatto cenno pocanzi, indicando l’Europa occidentale quale sede attuale della rimonta anticiclonica. Ma sarà bene prestare attenzione alle mosse atlantiche, perché un consistente affondo depressionario ad ovest del Portogallo – con successivo isolamento di un’ampia goccia fredda – incentiverà la risalita di masse d’aria calda subtropicali in direzione nord. Alimentazione che si rivelerà essenziale nel facilitare il rapido rigonfiamento dell’Alta Pressione, la cui spinta settentrionale sarà ancora più marcata. Si porterà oltre il Regno Unito, sfiorando presumibilmente la Penisola Scandinava.
Scampoli di tarda estate:
il blocco altopressorio dovrebbe traslare gradualmente verso est, abbracciando anche l’Italia. Ci aspettiamo un lieve rialzo delle temperature, ma proprio perché lieve non in grado di far scattare l’utilizzo della parola “caldo”. Diciamo che avremo un clima estremamente gradevole, soprattutto nelle ore centrali, ma consideriamo che le ore di luce diminuiscono a vista d’occhio e che di notte continuerà a far fresco. Di certo farà più decisamente più caldo in Spagna, Francia e Portogallo, laddove i termometri potrebbero riportarsi facilmente al di sopra dei 30°C.
Prime nebbie di stagione:
col passare dei giorni cresceranno i tassi di umidità relativa, che data la crescente escursione termica diurna fornirà un ulteriore spunto per la genesi delle prime fitte nebbie autunnali. Compariranno quasi certamente in Val Padana e probabilmente in alcune zone vallive del Centro Italia.
Possibile sblocco a fine mese:
fintanto che la lacuna barica portoghese fornirà carburante, difficile pensare ad un cambio circolatorio. Affinché si possa pensare ad una sostanziale modifica, dovremo attendere che vada ad esaurirsi l’azione della goccia fredda atlantica. A quel punto, contestualmente al rinforzo ciclonico sul nord Europa, avverrebbe la graduale demolizione del muro e i fronti perturbati ritroverebbero la strada verso il Mediterraneo. Si confermerebbe, quindi, l’ipotesi avanzata mercoledì e riguardante uno sblocco della stasi anticiclonica a cavallo tra gli ultimi giorni di settembre e la prima settimana d’ottobre.
Focus: evoluzione sino al 03 ottobre 2013
Nel weekend prevarranno condizioni di tempo stabile e soleggiato, ad esclusione di Sicilia e Calabria laddove insisteranno rovesci temporaleschi sparsi a causa delle sacche instabili presenti sullo Ionio. Dobbiamo confermare l’intrusione d’aria fresca dai quadranti orientali, in scorrimento lungo il fianco orientale del poderoso blocco anticiclonico euro-subtropicale. Le temperature registreranno un calo soprattutto nelle regioni adriatiche, le più esposte ai venti di Grecale. Il tutto dovrebbe esaurirsi fin da lunedì, allorquando l’Alta Pressione avrà modo di invaderci con maggior convinzione.
Si aprirà una fase di stabilità duratura, che come detto ci regalerà scampoli di tarda estate. Il rialzo termico coinvolgerà tutte le regioni d’Italia, ma c’è da dire che in alcune zone – Val Padana su tutte – la comparsa delle prime fitte nebbie stagionali potrebbe dare alle giornate un sapore comunque autunnale. La situazione sembra destinata a mutare a fine mese, coi primi impulsi perturbati atlantici in avvicinamento alle Alpi. L’azione erosiva avrebbe il merito di destrutturare l’Anticiclone, riportando un regime di spiccata variabilità tipico d’inizio ottobre.
Evoluzione sino al 08 ottobre 2013
Variabilità che sfocerebbe, in seguito, in un periodo decisamente più instabile o addirittura perturbato. E non è da escludere la possibilità che i primi freddi invernali, forse un po’ prematuri, vengano a trovarci.
In conclusione.
L’autunno, come ribadito più volte, è anche sinonimo di belle giornate di sole. Settembre in particolare, statisticamente è capace di regalare scampoli estivi in piena regola.