L’elemento saliente a breve termine.
Proseguirà il flusso di intense correnti oceaniche in direzione della nostra Penisola, causa l’insistente azione perturbata associabile al ramo occidentale del Vortice Polare. Ancora precipitazioni a carattere sparso insomma, ma con maggiori intervalli pseudo stabilizzanti.
L’elemento saliente a medio termine.
Pare poter proseguire il trend ondulatorio oceanico, anche in medio termine. Tuttavia si ptorebbe registrare un certo indebolimento con allungamento verso Sud del Vortice Polare canadese, con conseguente maggiore ondulazione delle correnti oceaniche. Il che, tradotto, significherebbe appunto maggiore dimanicità ma potenzialmente pause anticicloniche di maggiore durata.
L’elemento saliente a lungo termine.
Alcune frequentazioni modellistiche indicano una certa invadenza anticiclonica in sede Mediterranea, mentre sul nord Europa potrebbe permanere un serbatoio gelido pronto ad usufruire dello spazio eventualmente concessogli verso Sud.
Il trend a lungo termine:
Indicare con precisione un trend a lungo termine risulta quanto mai difficile. Le ipotesi accreditate vanno dalla stabilità alle possibili ingerenze fredde a carattere Artico-Continentale.
Elementi di incertezza: Da cosa potrebbe dipendere tale incertezza? Semplicemente da due elementi. L’intensità del ramo canadese del Vortice Polare e la posizione dell’alta pressione delle Azzorre tra Atlantico e Mediterraneo.
Alta pressione oceanica che potrebbe, a seconda delle mosse dell’antagonista polare, stazionare o sul Mediterraneo oppure in Atlantico orientale, con possibile tenativo meridiano verso l’alta pressione presente sul Nord Europa.
Fattori di normalità climatica:
La fase che stiamo attraversando ha poco a che vedere con la normalità climatica invernale. Come rammentato in svariate occasioni le temperature permangono ovunque su valori ben oltre le medie stagionali.
Dal punto di vista prettamente precipitativo si conferma la carenza idrica delle regioni Settentrionali, specie quelle occidentali, mentre piove con discreta frequenza ed intensità sul resto della Penisola.
Focus: evoluzione sino al 22 febbraio 2007
Prima fase previsionale che porterà ancora correnti prevalentemente occidentali in direzione delle nostre regioni, con precipitazioni che si alterneranno a momentanee fasi anticicloniche. Ondulazioni oceaniche che si riveleranno via via più marcate, a discapito della frequenza con la quale giungono in questi giorni i corpi nuvolosi.
Trend ondulatorio che andrebbe a confermarsi, ancor più accentuato, fon verso la fine del periodo d’analisi. Non escludiamo altri passaggi fortemente perturbati, in particolare tra la metà del mese e l’inizio dell’ulltima decade. In un contesto mediamente più fresco per maggiore ingerenza Nord occidentale.
Evoluzione sino al 27 febbraio 2007
Il prosieguo conferma l’estrema incertezza che potrebbe portare alla manifestazione di scenari distinti. Da un lato un ritorno alle origini con presenza anticiclonica piuttosto invadente. Dall’altro la possibile elevazione azzorriana verso Nordest, con discesa fredda Artico-Continentale verso Sud. Ipotesi da tenere in considerazione e monitorare.
In conclusione.
Editoriale odierno che mette in luce l’estrema incertezza che avvolge il lungo termine. Certo non basterà un po’ di freddo per poter recuperare un forte riscaldamento che consegnerà l’inverno in atto come uno dei più caldi degli ultimi 100 anni.