ANTICICLONE, ormai solamente un ricordo Si è ormai completamente disintegrato quel cuneo anticiclonico di matrice sub-tropicale che ancora ieri si protendeva con il suo residuo alito caldo verso parte del Centro Europa, rallentando in parte l’avanzata del fronte temporalesco d’origine nord-atlantica. Assistiamo così ad una frattura evidente del vecchio ponte anticiclonico, con l’isolamento di una cellula anticiclonica tra il Baltico e la Russia Europea, mentre la cupola sub-tropicale si è completamente sgonfiata, rintanandosi sui lidi nord-africani di competenza.
Il caldo anomalo si è così ritirato dall’Europa Centro-Occidentale, col ritorno ad un clima ben più normale per questo periodo, governato dalle più fresche vicende atlantiche. La risalita d’aria molto calda d’estrazione sub-tropicale è stata davvero breve, ma al tempo stesso fulminante in quanto capace di lasciare la sua impronta in tutta evidenza, come confermato dalla caduta di una serie di record di caldo, soprattutto per quel che riguarda la Francia, nazione che più di tutte ha risentito delle forti anomalie termiche con valori assoluti che hanno sfiorato i 40 gradi.
Ci troviamo ora dinanzi al consolidamento di una vasta ferita ciclonica a livello continentale, che prenderà ancor più il sopravvento sull’Europa Centro-Orientale, ravvivata nei prossimi giorni da ulteriori impulsi freschi ed instabili di provenienza nord-atlantica. L’Italia ne risentirà solo marginalmente in quanto si troverà in una via di mezzo, esposta al tiro delle correnti fresche di passaggio sul bordo occidentale della saccatura, ma al tempo stesso influenzata dalle propaggini orientali dell’anticiclone, la cui parte più forte e calda si limiterà ad interessare solamente la Penisola Iberica.