L’appendice estiva di fine settembre, che ha permesso a tantissimi italiani le ultime sgambate in spiaggia, è stata interrotta bruscamente dall’avvento di una possente perturbazione atlantica. Inizialmente ha investito le regioni Settentrionali e la Sardegna, dopodiché si è trasferita prima al Centro e poi al Sud. In tutti i casi abbiamo avuto precipitazioni fin troppo abbondanti, spesso eccessive tant’è che non sono mancati danni e disagi.
Ora che la struttura si è isolata in quota, diventando “goccia fredda”, continuerà a stazionare sopra le nostre teste per almeno altri 3-4 giorni. Il suo ruolo sarà anche quello di catalizzare l’incursione Artica del fine settimana, causata da un repentino innalzamento meridiano dell’Anticiclone delle Azzorre. Significa che l’Alta Pressione punterà a nord, oltre le Isole Britanniche, causando il distacco di una massa d’aria fredda direttamente dal Circolo Polare Artico.
Il tempo martedì 8 ottobre
Fin dal mattino avremo parecchie piogge, ma anche abbondanti schiarite su molte regioni d’Italia. Schiarite che sembrano in grado di insistere sul Nord Italia, eccezion fatta per la Romagna e il basso Veneto dove potrebbe continuare a piovere. Piogge che durante la parte centrale del giorno prenderanno il sopravvento al Centro sud e nelle due Isole Maggiori. Spesso assumeranno carattere di rovescio o temporale, i più intensi investiranno il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, il Salento, la Sicilia occidentale e per un’attenuazione si dovrà attendere necessariamente che subentri la sera. Temperature e circolazione dei venti non subiranno sostanziali cambiamenti.
Mercoledì evidenti strascichi instabili
Continueranno a manifestarsi precipitazioni di un certo spessore sul Centro Italia, specie nelle ore centrali della giornata. Non mancherà occasione per altri rovesci temporaleschi. I fenomeni saranno ben più sporadici sulle rimanenti regioni ed anzi, su Sardegna, Sicilia, Calabria e Nord Italia si faranno apprezzare abbondanti schiarite.
Giovedì un nuovo peggioramento sul Nord Italia
Il fronte d’aria fredda irromperà sulla Mitteleuropa andando a stagliarsi contro le Alpi. Ci aspettiamo un netto peggioramento del tempo proprio sull’arco alpino, con estensione in direzione della Val Padana. Il brusco calo termico lungo il confine porterà le prime nevicate a bassa quota, presumibilmente al di sotto dei 1000 metri sui settori centro occidentali.
Venerdì l’aria fredda avrà modo di propagarsi verso le regioni Centro Settentrionali, incentivando un deciso calo delle temperature. Avremo anche una recrudescenza instabile significativa al centro sud e nelle due isole, mentre al nord i secchi venti settentrionali dovrebbero facilitare un netto miglioramento. Probabili nevicate residue esclusivamente sui crinali confinali.