Il weekend lasciato alle spalle ha portato in dote l’ennesimo peggioramento del tempo, la cui entità si è rivelata localmente moderata, ma la cui durata piuttosto limitata. Una dinamica sostanzialmente differente per come s’è venuta a creare, se paragonata alla settimane precedenti. Non più l’entrata franca delle depressioni provenienti dall’Oceano, bensì l’isolamento di una vasta figura depressione in quota a seguito del calo barico ascrivibile alla Penisola Iberica.
Ad essere pignoli il paragone porterebbe ad un tipo di scenario che, nei mesi passati, più volte ha costretto l’Italia a dover fare i conti con terribili rimonte calde stabilizzanti dal Nord Africa. Invero stavolta v’è stata, ma assai circoscritta sia nel tempo che nella portata. Limitandosi in tal modo ad un aumento delle temperature riscontrabile principalmente sui settori occidentali della Penisola tra venerdì e sabato.
Or bene, la settimana che và iniziando porterà i segni indelebili della vasta ferita barica apertasi nella giornata passata, al cui interno avranno modo d’inserirsi nuove infiltrazioni instabili provenienti dal vicino Oceano. Mentre sul Nord est del Continente, come previsto nel corso dei giorni passati, avremo una poderosa ondata di gelo associabile alla separazione del Vortice Polare nei due rami principali: quello Canadese e quello Russo-Scandinavo.
Evoluzione della quale andremo ad occuparci nel corso del tempo, mentre ora sarà bene valutare il tempo previsto oggi, lunedì 19 febbraio. Osservando l’immagine satellitare del primo mattino è possibile distinguere l’azione instabile-perturbata causata dalla depressione in quota attualmente sul basso Mediterraneo. Poco a Sud della Sicilia possiamo riscontrare un minimo di pressione che, già dal primo mattino, porta precipitazioni a carattere sparso in intensificazione nel corso del pomeriggio.
Un minimo secondario è invece individuabile tra la Sardegna Sud occidentale e le coste del Nord Africa. In tal posizione v’è un vasto sistema nuvoloso che, durante la notte, ha dato origine a temporali in mare aperto. Alcuni dei quali, all’alba, hanno raggiunto la parte meridionale della nostra Isola maggiore con isolati fenomeni.
Tutto il sistema appena descritto subirà un rinvigorimento nel corso della giornata, causa un debole apporto di aria più fresca in quota proveniente dall’Europa orientale. Previsto difatti un calo termico al nord e parte del Centro, specie lato Adriatico, con ventilazione proveniente prevalentemente dai quadranti orientali.
Fenomeni attesi in particolare sulla Campania, il Molise, la Basilicata, il Gargano e la Calabria Settentrionale. Localmente si potrebbero avere dei rovesci. La neve cadrà sull’Appennino a quote superiori ai 1400-1600 m. Precipitazioni a carattere sparso andranno ad interessare anche la Sicilia, il resto della Calabria e la Puglia, così come la Sardegna Centro meridionale e, localmente, le coste laziali. Il resto della Penisola godrà di una giornata sostanzialmente secca, al nord addirittura avremo poche nubi se non sporadici addensamenti sui settori orientali dell’arco alpino.