Non è semplice, ma se mai si dovesse riuscire si aprirebbero nuove prospettive davvero allettanti. Stiamo parlando dell’acqua sulla Luna, che potrebbe rappresentare una fonte preziosa di vita nello spazio fino all’utilizzo come carburante.
La questione dell’acqua lunare continua a essere molto discussa dagli scienziati, tanto che chi gestisce a livello politico la NASA prospetta un futuro in cui sarà possibile colonizzare la Luna proprio grazie alle sue presunte riserve di acqua.
La NASA vuole fare il possibile, tanto che ha in mente di inviare un rover appositamente con la missione di tentare di trovare l’acqua sul nostro satellite, esplorando i poli lunari per scovare frammenti di ghiaccio da analizzare.
Il rover si chiamerà Volatiles Investigation Polar Exploration Rover (VIPER), e potrebbe essere spedito sul nostro satellite già nel 2022. L’intento è quello di fare in modo che possa funzionare anche durante la notte lunare, una tecnologia al momento non ancora sviluppata per questi veicoli spaziali.
Lavorare durante la notte raddoppierebbe la quantità di osservazioni effettuate da un rover, una possibilità da non sottovalutare. Il veicolo spaziale sarà dotato di diversi strumenti in grado di cercare l’acqua sul pianeta, incluso un trapano in grado di perforare il suolo lunare fino a un metro.
Missioni di questo tipo sono costose e non garantiscono successi, perché la ricerca delle giuste aree contenenti ghiaccio è difficoltosa da realizzare a distanza. L’esplorazione con astronauti potrebbe rivelarsi più efficiente per questo scopo.
Lo sfruttamento del nostro Satellite sarebbe fondamentale. L’uomo sta progettando il ritorno sulla Luna, attraverso il programma Artemis. Secondo i progetti, la luna sarà il terreno di prova per tutti gli sforzi tecnologici, scientifici e di esplorazione umana che saranno fondamentali per le previste missioni su Marte.