ESA e Roscomos, rispettivamente l’agenzie spaziale europea e russa, sognano da tempo una missione per riportare l’uomo sulla Luna, il nostro unico satellite naturale. L’obiettivo di tornare sulla Luna potrebbe avere come scopo quello di creare i presupposti per un insediamento umano permanente sulla superficie del satellite, verificando così le condizioni che permetterebbero la realizzazione di questo sogno iniziato negli anni ’60 e bruscamente interrotto con il ridimensionamento dei fondi per la ricerca spaziale.
Stando alla BBC, la prima missione progettata da ESA e Roscomos si chiamerà Luna 27 e sarà avviata entro il 2020. Non si tratterà di una missione con uomini a bordo, ma del lancio di un lander che si poserà sul suolo della Luna (proprio come Curiosity o Opportunity) ed inizierà ad esplorare alcune zone che potrebbero essere scelte per una serie di missioni che avrebbero come scopo l’insediamento di alcuni uomini che realizzerebbero dei laboratori.
Ci sono molte zone che potenzialmente potrebbero essere scelte, quella che forse sarà selezionata sta nel bacino del Polo Sud-Aitiken, sul lato oscuro della Luna, e la scelta è strategica: trovandosi sul lato nascosto della Luna ci potrebbero essere delle sacche di acqua che potrebbero essere usate in futuro per un insediamento umano.