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L’ultimo sussulto anticiclonico regalerà un’altra giornata col solleone

di Ivan Gaddari
16 Set 2011 - 08:17
in Senza categoria
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La protezione Anticiclonica appare ancora consistente, ma da ovest cominciano ad apparire i primi disturbi e sono identificabili coi temporali visibili sulla Francia. Si tratta degli effetti dei primi spifferi d'aria umida associati a quella perturbazione che viene dal Regno Unito. In Italia, comunque, continuerà a far caldo per altre 48 ore. Fonte immagine EumetSat 2011, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.
Più passano i giorni e più corriamo il rischio che il Settembre 2011 passi agli annali della storia meteorologica come uno dei più caldi in assoluto. E’ da giorni che le temperature stazionano al di sopra della norma, è da giorni che non si vede una pioggia degna di tal nome. Lasciamo perdere i temporali, che sappiamo rientrare a pieno titolo all’interno delle peculiarità di fine stagione. Proviamo a rammentare se per caso, da quando è cominciato il mese, è transitata una perturbazione che potesse darci un’idea dell’impellenza autunnale. Noi non riusciamo a ricordarne e Voi?

Ed ecco quindi che il cambiamento atteso nel fine settimana assume un’importanza vitale. Non tanto perché porterà le piogge, in taluni casi anche forti, quanto perché servirà a dissipare tutto il caldo in eccesso. Visto che oramai siamo in vista dell’ultima decade – vi entreremo in compagnia dell’assalto perturbato – non dovremo stupirci se l’aria in arrivo ci sembrerà eccessivamente fresca. Anzitutto giungerà dal nord Atlantico e lassù l’Autunno sta avanzando per davvero. Poi non dobbiamo dimenticarci che veniamo da un periodo estremamente caldo, si pensi che ieri sono stati raggiunti picchi di 35°C!

Analizzando l’immagine satellitare è possibile apprezzare l’avanzamento della perturbazione atlantica. Ieri specificammo che sarebbe arrivata quella in prossimità del Regno Unito e non l’altra che staziona in Scandinavia. Quest’ultima, lo si è detto, deriva dai rimasugli del Ciclone Katia e risulta alimentata da aria assai fredda proveniente dal Polo. Tuttavia, nei prossimi giorni avremo modo di osservarne il disfacimento ed al suo posto è probabile che si formi – temporaneamente – una figura di Alta Pressione.

Ma torniamo alla depressione Atlantica. E’ evidente come le maglie perturbate, distendendosi verso est, stiano raggiungendo i settori più occidentali della Penisola Iberica e della Francia. Da cosa ce ne rendiamo conto? Dai temporali che appaiono evidenti nel flash satellitare. Rammenterete che i giorni scorsi si osservavano, ripetutamente, cieli limpidi o poco nuvolosi. Beh, ora non è più così. Tra i due Paesi dovremo tener d’occhio la Francia, perché l’assalto si compierà a quelle latitudini.

Veniamo a noi. Che dire della giornata odierna? In primis che la piccola goccia fredda che per qualche giorno ha disturbato il Mezzogiorno, s’è vista costretta a ritirarsi verso sudest – direzione Egeo – a causa di un colpo di reni della struttura anticiclonica. Che significa? Che la stabilità continuerà ad essere l’assoluta protagonista della scena peninsulare. E lo si vede guardando rapidamente l’immagine satellitare, ove peraltro non è possibile apprezzare le poche foschie e le nubi basse che stanno impensierendo qualche pianura del Nord Italia e qualche tratto litoraneo.

Anche durante il pomeriggio continuerà ad esserci il sole, il ché vuol dire che le nubi a sviluppo verticale saranno davvero poche e poco minacciose. Potrà cadere qualche breve acquazzone sulle Alpi orientali, ma nulla più. Piuttosto è importante sottolineare che nella seconda metà di giornata assisteremo ad un incremento della nuvolosità alta e sottile sull’Italia Settentrionale. Sarà il sintomo di un lento ma inesorabile cedimento anticiclonico.

Concludiamo, come consuetudine, dando cenno a temperature e venti. Le prime non registreranno grandi cambiamenti, quindi le massime varcheranno facilmente i 30°C e non mancheranno punte di 34-35°C. La ventilazione sarà debole variabile, salvo qualche rinforzo di natura settentrionale sul basso Adriatico.

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