Depressione d’Islanda inesauribile:
stamane vi abbiamo proposto un approfondimento sulla situazione idro-geologica britannica, giunta al limite della drammaticità. Anzi, probabilmente è già drammatica perché al di là del Tamigi ciò che preoccupa maggiormente è la saturazione delle falde acquifere che anche in assenza di piogge consistenti potrebbero implementare inondazioni anche nei prossimi mesi. Inutile dirvi che la causa di tutto ciò è imputabile all’inusitata vigoria delle Depressioni Atlantiche ed in particolare della Depressione d’Islanda.
La situazione in Italia:
il nostro Paese non se la passa meglio. Fortunatamente le piogge stanno allentando la morsa, dando modo ai corsi d’acqua di smaltire l’acqua in eccesso. La tantissima neve presente sulle Alpi rappresenta un altro grave problema, perché il rischio valanghe è sempre ai massimi livelli. Ciò che infonde un po’ d’ottimismo, almeno per una parte d’Italia, è l’imminente rimonta anticiclonica.
Qualche buona notizia:
nei giorni scorsi, nonostante accogliessimo le prospettive anticicloniche con favore, eravamo preoccupati circa il rialzo termico fin troppo consistente che avrebbe potuto investire anche le alte quote. Se ciò fosse accaduto, il succitato rischio valanghe avrebbe raggiunto livelli impensabili. Alla luce delle ultime emissioni modellistiche sembra che le regioni Settentrionali rimarranno ai margini della rimonta anticiclonica, ma ciò non significa che si debba abbassare la guardia. Perché in mancanza di adeguata protezione, altre perturbazioni atlantiche avranno modo di apportare precipitazioni localmente abbondanti e fitte nevicate sull’arco alpino.
Rialzo termico imponente:
le temperature cresceranno con decisione nelle regioni Centro Meridionali e Insulari, dove respireremo aria di primavera. Paradossalmente i termometri potrebbero crescere meno rispetto ai giorni scorsi, quando i venti meridionali e l’effetto orografico hanno incentivato valori termici da primavera inoltrata.
Il cambio di pattern:
è da tempo che ne parliamo. La rimonta anticiclonica africana andrà inserita in un quadro configurativo più complesso, che dovrebbe proporre un trasferimento delle masse artiche verso l’Euroasia. La minore invadenza del Vortice Canadese consentirà all’Alta delle Azzorre di tentare sortite verso nord. Giusto parlare di tentativi perché non sappiamo, vista la discordanza modellistica, se riusciranno ad andare in porto.
Le due opzioni:
nell’ambito delle diversi visioni modellistiche, vi diamo conto delle due ipotesi principali. Il modello europeo ECMWF ha lasciato gli addetti ai lavori di stucco, perché nell’ultima emissione disponibile ha dipinto scenari da inverno d’altri tempi. Ovvero elevazione dell’Azzorriano verso nordest, connubio con l’Alta Scandinava e retrogressione di un nucleo gelido russo nel cuore dell’Europa. Ipotesi estrema? Può darsi. Anche perché il collega americano GFS abbandona quella pista per riprendere quella ben più battuta atlantica. Il Vortice Canadese potrebbe riacquistare vigore ripristinando condizioni meteorologiche simili alle attuali. Ecco quindi che l’inverno volgerebbe al termine senza colpo ferire.
Focus: evoluzione sino al 25 febbraio 2014
Come detto ci aspettiamo un miglioramento nelle regioni centro meridionali e insulari per mano dell’Alta Africana. Al Nord, al contrario, permarrà una certa influenza atlantica che dovrebbe portare nuove perturbazioni anche nel weekend. La tregua anticiclonica dovrebbe interrompersi nella prima metà della prossima settimana, quando una depressione inseritasi tra la Penisola Iberica e il nord Africa potrebbe transitare sul nostro Paese.
Verso il 20 potrebbero registrarsi i primi tentativi di scambi meridiani, con inserimento di saccature leggermente più fredde anche alle nostre latitudini. C’è da capire se andrà in porto l’impianto circolatorio proposto dal modello europeo o se prevarrà l’ipotesi atlantica mostrataci da GFS.
Evoluzione sino al 02 marzo 2014
Difficile dirvi, data l’estrema incertezza evolutiva, come sarà il tempo agli esordi della primavera meteorologica. Per avere un’idea in merito vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.