Consultare le carte meteo in questi giorni per chi vive in Sicilia è davvero dura. Quella lingua di fuoco che originaria del nord Africa e che si propaga per intero verso il territorio regionale è veramente uno spettacolo non adatto ai deboli di stomaco.
La stazione di Trapani Birgi attraverso i radiosondaggi rileva delle isoterme da paura alla quota topografica di 850 Hpa: si è superato il valore di 28° C! La mappa Sias delle temperature max di ieri non rende giustizia a quello che veramente è accaduto e sta accadendo in queste ore: Corleone (650 metri) ha raggiunto 41 ° C, Misilmeri ( 250 metri) 40° C, San Fratello (700 metri) 39° C, e così via ma con un tasso di umidità relativa diffusamente superiore al 60/65%. Un’inferno.
Ricordo al lettore che alti tassi di umidità relativa dell’aria amplificano la sensazione di calore corporeo in quanto con la sudorazione non ci puo’ essere dispersione di calore nell’aria già
satura di umidità.
La colpa di tutto ciò? Semplice: la posizione dell’alta azzorriana che da molti anni ha di fatto dimenticato di frequentare le estati nediterranee. E’ lei che decide le sorti meteo delle nostre zone e come in uno scacchiere le pedine sembrano sempre giocare a vantaggio dell’anticiclone africano che abbandona la sua terra natìa per venire a disturbare i sonni di noi siciliani.
Una curiosità: in molte zone delle entroterra egiziano in queste ore si registrano temperature massime inferiori in media di 6/7° gradi rispetto alle massime registrate in Sicilia!
Intanto è iniziata la macabra danza degli incendi boschivi: ieri nella sola provincia di Palermo ci sono stati oltre 60 roghi che hanno impegnato severamente i Vigili del Fuoco con l’intervento dei canadair della Protezione Civile.
Il futuro? Aspettiamo un flebile diminuzione delle massime tra la notte di sabato e domenica per poi rituffarci nell’inferno ad inizio della prossima settimana. Sembra che prima del 28 giugno non si potrà sperare nel ritorno alla normalità.