La fase di freddo che è stata prevista da alcuni giorni viene plasmata di continuo dalle elaborazioni dei Modelli Matematici. A tratti viene stravolta, in altre proiezioni annullata oppure viene accentuato il maltempo e ridotta l’entità.
Le disavventure a cui sarà sottoposta proseguiranno per tutta la sua breve vita, tra imboscate anticicloniche e sbuffi d’aria mite.
In effetti, ogni irruzione di aria fredda di modesta intensità che si propone da nord est, è soggetta all’influenza mitigatrice dell’Atlantico o del Mar Mediterraneo. Inoltre subisce l’erosione a contatto della circolazione dei venti generati dalla forza di Coriolis che soffiano da occidente. Tutti elementi non trascurati dai Modelli Matematici, che mettono sempre in discussione il concretizzarsi delle ondate di gelo europee.
Ma facciamo il punto in base alle ultime proiezioni dei Modelli Matematici: possiamo ribadire che ad iniziare da lunedì si avrà un generale abbassamento della temperatura su tutta Italia.
Nel Mar Mediterraneo si rimetterà in moto il Vortice in quota che insiste in prossimità della Sardegna, e catalizzerà verso se l’aria fredda che nelle prossime 24/48 ore correrà giù dall’Artico verso la Russia europea del nord.
L’aria artica che perverrà nel Mar Mediterraneo avrà caratteristiche marittime, non sarà siberiana e neppure continentale.
Un primo impulso freddo dovrebbe arrivare dalla valle del Rodano verso la Sardegna, un secondo più compatto e più freddo dai Balcani.
ECMWF a 850 hPa propone isoterme in diminuzione in media di 6°C, ma anche oltre nelle Venezie.
GFS colloca una diminuzione a 850 hPa più massiccia.
UKMO suggerisce valori che sono una via di mezzo e così pure DWD.
Un valore intermedio agli svariati modelli, vedrebbe l’isoterma 0°C a 850 hPa che si porterà verso il Centro e la Sardegna, la -4°C sulle Venezie.
Le Adriatiche del Centro e Sud potrebbero ricevere il freddo più tardi, attorno a mercoledì, con isoterme prossime a 0°C a 850 hPa.
Tali stime, le vedrei in diminuzione, in quanto i run ufficiali dei modelli in prossimità di un evento freddo, tendono a sottostimarlo, quasi addolcendo il fenomeno.
Tutto ciò palesa, comunque, che non si avrà alcuna ondata di gelo cruento, ma una fase di freddo la cui entità sarà del tutto normale per questo periodo dell’anno, e le nevicate a quote anche di 500 metri che ci saranno, semmai, non si potranno considerare un evento eccezionale, neppure per il Centro Italia.
Tra Natale e Capodanno, tutti i Modelli Matematici mostrano tempo stabile con temperature in aumento, specie nelle ore diurne, per l’instaurarsi di un potente Anticiclone sull’Italia.
Per altro, in Italia nei prossimi 10 giorni avremo sempre alte pressioni al suolo, derivanti da un anticiclone di natura dinamica. Insomma, non c’è nessuna prospettiva di freddo russo e di gelo, avremo un evento tipicamente invernale, neppure così rilevante.