Sul Mediterraneo centrale è ancora ben consolidata una forte cupola di Alta Pressione, che presenta proprio un’area di massimi barici a 500 hPa di oltre 596 dam sul cuore della nostra Penisola, mentre al suolo i massimi di oltre 1020 hPa restano appena oltre la catena Alpina. Ad ovest è già in atto un invecchiamento della struttura altopressoria, ma sulla Penisola Iberica persiste l’afflusso d’aria molto calda proveniente dalle coste nord-africane.
Abbiamo già sottolineato, per quanto concerne l’Italia, l’afflusso particolarmente caldo alle quote superiori dell’atmosfera, cui non corrisponde un proporzionale aumento termico negli strati medio-bassi dell’atmosfera, ove l’incremento delle temperature è più che altro riconducibile al soleggiamento (ma è pur sempre il sole di settembre) e allo schiacciamento della massa d’aria verso il basso operato dai moti discendenti.
Non deve dunque sorprendere se ieri abbiamo misurato temperature quasi da record per il mese di settembre, specie nelle stazioni collocate sui rilievi Alpini. Sono caduti alcuni record di settembre per quanto concerne Aosta con +33,6°C (battuto il record precedente di ben 1 grado), Mondovì con +30,2°C (contro i precedenti +29,9°C del settembre 1987), e Ferrara con +33,7°C. Altre località si sono fermate ad un passo dai precedenti valori record di settembre.
Analizzando la colonna d’aria tramite le misurazioni effettuate con il lancio dei palloni sonda, sono crollati dei record anche per quanto concerne le isoterme in quota, a conferma dell’eccezionalità di questo Anticiclone che ha preso vita dall’area sub-tropicale oceanica prossima alle coste del Marocco, somigliando non poco come configurazione a quella che, nell’agosto di 3 anni fa, ha dato luogo all’ondata di caldo del secolo su gran parte dell’Europa centro-occidentale.
La stazione di Milano Linate sta macinando record su record, per quanto concerne le isoterme a 850 hPa (cioè a quasi 1600 metri d’altezza): i +21,0°C di ieri (record assoluto del mese di settembre) sono stati ulteriormente battuti dai +21,8°C misurati oggi alla stessa quota geopotenziale negli ultimi due rilevamenti. Pensate che tale isoterma rapresenta anche il record di tutta la stagione estiva appena trascorsa.
L’aria così calda giunta specie alle quote superiori ha anche fatto salire il livello dello zermico verso quote eccezionalmente elevate, come mai accaduto nel corso dell’estate, e come raramente si è visto anche nelle estati del passato. Su vasti settori si sono superati i 5000 metri, segnaliamo ben 5269 metri di altezza dello zero termico misurata ieri alla stazione di Pratica di Mare (RM).
Come possiamo notare, dalla carta in alto (analisi zero termico) attualmente la massa d’aria assai calda in quota si è portata verso il meridione dell’Italia. E’ qui che la cellula d’Alta Pressione si concentrerà nel corso dei prossimi giorni, ma senza il raggiungimento di picchi termici eclatanti, non fosse altro che il sud Italia è ben più soggetto, anche in settembre, alle rimonte d’aria molto calda dall’entroterra sahariano.
Anche quest’oggi le stazioni meteo Alpine non stanno sfigurando rispetto a ieri, con presenza d’aria assai calda e secca alle medie-alte quote. Dagli ultimi Metar rileviamo ben 11 gradi ai 3500 metri del Pian Rosà, temperatura probabilmente record per il periodo. Ancora Modovì, situata in collina nel Cuneese, con 32 gradi misurati, straccia il record stabilito appena ieri. E numerose altre zone sono ad un passo dai valori record, su cui torneremo ad aggiornarvi nei prossimi editoriali, appena saranno resi noti i dati ufficiali.