E’ stato di emergenza in Irlanda dove soffiano venti di uragano, in specie nel centro sud, con raffiche anche di oltre i 180 km orari. E’ stata superata la velocità dell’Uragano Debbie che 16 settembre 1961 causò vittime e danni ingentissimi.
Il servizio meteo irlandese, dopo attende valutazioni, ha emesso la massima allerta per il transito nella mattinata e pomeriggio di lunedì del l’ex Uragano Ophelia che mantiene potenziali distruttivi, con venti attesi sino a 150 km orari, ma anche oltre, e quindi in grado di causare danni strutturali.
Tutte le scuole sono chiuse, come anche gli ambulatori medici. Anche a seguito dell’allarme diffuso dalle autorità governative, moltissimi uffici privati, attività commerciali e di servizi sono stati sospesi. Chiuse buona parte delle tratte ferroviarie, in procinto di chiusura anche vari aeroporti. Le autorità invitano a mettersi in viaggio solo in caso di estrema necessità, e di evitare tassativamente le are costiere.
L’area dell’Uragano è no fly zone.
Il Governo invita i cittadini a non sottovalutare i rischi di quello che è comunque un evento meteo di straordinaria intensità. L’Irlanda è abituata alle tempeste, già nei prossimi giorni transiterà una tempesta oceanica, ma quelle di origine tropicale possono avere peggiori insidie, e nella storia d’Irlanda sono quelle che hanno causato i maggiori danni.
La situazione odierna è similare a quelle dell’Uragano tropicale Debbie che il 16 settembre 1961 raggiunse l’Irlanda con caratteristiche tropicali (non tutte le fonti sono d’accordo su ciò).
Anche Debbie in Atlantico tocco la categoria 3 sulla scala di uragano Saffir-Simpson. Causò raffiche di vento di oltre 180 km/h in Irlanda, dove ci furono 11 vittime.
Il picco massimo di vento mai registrato in Irlanda di Foynes, non distante da Limerick, quando il 18 gennaio 1945 l’anemometro andò fuori dal grafico (oltre i 200 km orari).
L’Uragano Debbie ebbe conseguenze nei seguenti Stati: Isole di Capo Verde, Azzorre, ormai un mix di uragano tropicale ed ex in Irlanda, ex uragano tropicale in Gran Bretagna, Norvegia, Russia.
In totale causò 78 vittime di cui 60 nelle Isole di Capo Verde.
In Irlanda i danni furono incredibili: cittadine e villaggi della parte occidentale apparvero come bombardati, con ingenti danni alle strutture, case scoperchiate, molte migliaia di alberi abbattuti dal vento. Si calcolò che il 2% degli alberi fu sdradicato.
Il vento massimo misurato fu a Malin Head con velocità media massima nei 10 minuti di 126 km/h e raffica massima sino a 182 km/h.
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