Venerdì scorso il satellite aveva mostrato la nascita di una nuova seccatura scandinava alimentata dai rigenerati venti freschi nordici, inoltre aveva ben evidenziato la nascita di uno strano squarcio interno all’area anticiclonica in prossimità dello stretto di Gibilterra. Oggi, dopo un fine settimina dominato dal bel tempo e dalle temperature miti frutto della resistenza anticiclonica sub-tropicale, l’evoluzione dei due eventi sopraccitati si dimostra più marcata ed invasiva.
In Europa
Molto evidente, nell’immagine Meteosat, è il serpentone freddo che oscura i cieli britannici e scandinavi frutto di una vasta area ciclonica in marcia verso sud. Le ondulazioni del fronte derivano dallo squilibrio prodotto dalle spinte alternate dell’aria tropicale verso NE e dell’aria polare verso SW. Ovviamente, queste oscillazioni orizzontali hanno lunghezza ed ampiezza molto minori di quelle delle correnti occidentali, sono quindi definite onde corte. Queste correnti fredde nord-occidentali puntano dritte verso i nostri confini alpini comportando situazioni sparse di instabilità.
Altro elemento ben visibile dall’immagine odierna è l’area nuvolosa sovrastante la Sardegna. Come sopra anticipato, questa evoluzione meteorologica è frutto dello sfondamento dell’azione ciclonica iberico-nord africana nata venerdì nei confronti della vasta area anticiclonica mediterranea. La massa di aria calda sub-tropicale viene innalzata dall’aria fredda ciclonica. L’aria calda si espande e si raffredda, la sua umidità si condensa sotto forma di nubi causando conseguenti precipitazioni.
La testa di questo sistema nuvoloso è caratterizzata dalla presenza di cirri che tendono ad invadere progressivamente il cielo. I cirri sono seguiti dai cirrostrati. In questo settore il vento ha la tendenza a orientarsi da S e la pressione atmosferica si abbassa lentamente. Il corpo del sistema è caratterizzato dalla presenza di altostrati di lieve spessore e di nembostrati. In questa porzione del sistema la pioggia è fitta, minuta e persistente, il vento si stabilisce da S-SW. In prossimità del centro del ciclone gli strati si intensificano fino a raggiungere anche il suolo.
In Italia
Sulla base dell’analisi sopra descritta, quindi, il cielo intorno alla Sardegna si manifesta molto nuvoloso con precipitazioni sparse e persistenti. Inoltre, il cielo continua ad essere parzialmente nuvoloso fino alle regioni peninsulari a causa di nubi medio-alte e stratificate.
A nord, invece, a causa dell’appropinquarsi del vento freddo polare, si nota un cielo, per ora, poco nuvoloso con qualche addensamento sui rilievi alpini e prealpini occidentali causando isolati fenomeni.
A sud si può notare un aumento degli addensamenti nuvolosi medio-alti e stratificati sul versante tirrenico capaci di produrre deboli piogge.