E’ arrivato l’inverno in Spagna. Venerdì 30 novembre, Salamanca ha avuto estremi termici 0,7°/4,4°C, con qualche episodio nevoso. 0,0°/3,6°C a Burgos, 0,4°/5,3°C a Valladolid, -1,0°/5,6°C a Teruel, -1,5°/7,7°C a Granada, 1,7°/6,4°C a Ciudad Real. Notevole la massima di soli 5,1°C a San Sebastian/Igueldo, sull’Atlantico.
Forti gelate venerdì anche in Francia. A parte i -8,0°C di Mont Aigoual (m 1567), stazione dove le raffiche di vento da nord hanno raggiunto i 181 km/h giovedì), spiccano i -5,6°C di Mont-de-Marsan (nel sudovest), i -4,2°C di Tarbes, i -3,9°C di Bergerac e Le Mans, i -3,8°C di Alencon.
A ovest è arrivato il freddo, mentre nel centro Europa, oltre che sulle Alpi, è arrivata la neve. Prime importanti nevicate della stagione in Repubblica Ceca, dove l’inverno è giunto in ritardo ma con un evento significativo sotto l’aspetto delle precipitazioni. La situazione più difficile si è avuta nelle provincie che confinano con Polonia e Germania, dove si sono verificati molti incidenti. Le strade di montagna sono state bloccate da mezzi pesanti che si sono trovati in difficoltà nell’affrontare tratti in salita. I venti forti hanno prodotto notevoli accumuli eolici. Nei Monti Metalliferi sono caduti 30 centimetri di neve fresca, le strade si sono trasformate in lastre di ghiaccio e le autorità hanno esortato gli automobilisti a non mettersi in viaggio senza pneumatici invernali. Nella notte tra mercoledì a giovedì si sono verificati autentici blizzards al confine con la Germania, dove vari tratti autostradali sono diventati impraticabili causando lunghissime code di autoarticolati. A Milesovka (m 836) tra le 6 e le 18 GMT di giovedì sono caduti 23 mm di precipitazione nevosa (40 mm sulle 24 ore, ma nella prima parte del periodo vi è stata anche pioggia e acquaneve), con 20 cm di accumulo, diventati 26 alle 18 GMT di venerdì, dopo ulteriori 24 ore di debole neve. 15 cm ai 742 metri di Primda, 12 ai 470 m di Cheb. A Praga/Ruzyne alle 18 GMT di giovedì c’era solo 1 cm di neve al suolo. A Liberec (m 398) la neve è arrivata soprattutto tra giovedì sera e venerdì, con 13 mm di precipitazione tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì e manto nevoso cresciuto da 2 a 20 cm.
Al di la del confine, nella Sassonia tedesca, giovedì vi sono state abbondanti piogge, a tratti miste a neve ma con anche fasi di sola neve, in pianura e importanti nevicate oltre i 300 metri. A Dresda, tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 33 mm di precipitazione e accumulo nevoso di 4 cm. 37 mm a Gera (m 311), con 8 cm di manto bianco al suolo. Ai 1215 m del Fichtelberg, 62 mm di precipitazione nevosa, con 44 cm di accumulo nevoso. 45 mm (e 35 cm di accumulo nevoso) ai 639 m di Marienberg.
In Svizzera mercoledì le nevicate sono arrivate al piano e in montagna sono state localmente molto abbondanti. Al Pilatus (m 2106) sono stati tutti nevosi gli 89 mm caduti tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì. Tutti nevosi anche i 51 mm al Moleson (m 1972), i 50 a Chasseral (m 1599) e al Gran San Bernardo (m 2472), ma anche i 47 di San Gallo (m 779).
Altra faccia del maltempo in Europa, le piogge intense di giovedì 29 novembre nei Balcani e in Grecia. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 112 mm a Senj (Croazia), 109 a Podgorica (Montenegro), 95 a Niksci (Montenegro), 77 a Rab (Croazia) e Vlore (Albania), 75 allo Zavizan (1597 m, Croazia, 14 cm l’accumulo nevoso), 72 a Kerkyra (Grecia), 71 a Korca (Albania), 60 a Lazaropole (Macedonia), 56 a Mostar (Bosnia-Erzegovina).
Venerdì 30 novembre, ancora maltempo nei Balcani, con quota neve in calo. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 132 mm a Vlore (209 in 48 ore), 65 allo Zavizan (la neve ha raggiunto i 55 cm), 62 a Karlovac (Croazia), 61 a Senj, 55 a Gospic (Croazia), 54 a Tivat (Montenegro), 46 a Ogulin (Croazia, m 328, prima pioggia poi neve, 5 cm l’accumulo).
Una tempesta con forte pioggia, grandine e vento ha provocato nelle prime ore di venerdì 30 novembre danni e gravi inondazioni nella parte sud della città argentina di Cordoba, dove sono state evacuate diverse famiglie, ma non sono stati segnalati feriti. Il diluvio torrenziale è stato accompagnato da un tornado, classificato F1 della scala Fujita, passato vicino all’Università Cattolica di Córdoba. Nella zona diversi hangar e capannoni sono stati distrutti, così come ingenti danni si sono avuti alle linee elettriche, ai tetti ed ai cartelloni pubblicitari. Forti temporali vi sono stati in diverse aree dell’Argentina anche giovedì 29 novembre. Tra le 6 e le 12 GMT un temporale ha scaricato 105 mm su Formosa (altri 12 mm sono caduti nelle 12 ore successive), 41 mm sono caduti a Santa Rosa tra le 18 GMT di giovedì e le 6 GMT di venerdì e altri 42 mm sono arrivati nelle 6 ore successive.
Disintegrato il record novembrino dello stato del Victoria (sudest dell’Australia) con 46,0°C a Ouyen giovedì 29 novembre, battuto di ben 1,5°C il precedente record mensile dello stato. Sempre giovedì, 46,0°C anche a Pooncarrie Mail Agency, nel Nuovo Galles del Sud.
Nella parte ovest dell’Arabia Saudita, La Mecca ha registrato 38,0°C giovedì e 29 e 37,2°C venerdì 30 novembre. Molto calda venerdì anche Jeddah, con 35,0°C. 34,8° e 33,0°C le medie delle massime di novembre di La Mecca e Jeddah.
In Siberia, si avvicina il superamento dei -50°C. Venerdì 30 novembre, -47,7°C a Tompo e Ekyuchchyu, -47,5°C ad Amga e Toko, -47,3°C a Ojmjakon.
Continua anche la fase molto fredda nello Yukon, la provincia nordoccidentale del Canada. Giovedì 29 novembre, -44,5°C a Watson Lake, -43,2°C a Dawson, -42,5°C a Faro, -42,4°C a Carmacks. In Alaska orientale, -39,4°C a Gulkana.