COLATA ARTICA – L’alta pressione ha definitivamente tolto il disturbo da tutta Europa, consentendo ad una saccatura polare di affondare dritta sul cuore del Mediterraneo Centro-Occidentale. Tra l’altro, è proprio lo stesso anticiclone che, arretrando ad ovest, si è nel contempo allungato verso nord, favorendo questa discesa d’aria artica sull’Europa ed ora anche alle nostre latitudini. L’ingresso di masse d’aria piuttosto fredde, specie alle quote superiori della troposfera, sta scatenando forti contrasti in area mediterranea venendosi a contrapporre ad una situazione pre-esistente caratterizzata da clima molto più mite. L’affondo della saccatura accompagna un sistema frontale sull’Italia, che va intensificando i suoi effetti perturbati per via del vortice ciclonico associato approfonditosi al suolo (valori inferiori ai 990 hPa) ed attualmente collocato tra Alto Tirreno ed Alto Adriatico.
PEGGIORAMENTO SUL CENTRO-NORD ITALIA – Dopo giornate dal clima piatto, lo scenario meteorologico si è rapidamente vivacizzato a partire dal Centro-Nord. L’avvicinamento della perturbazione aveva portato la neve fin da venerdì sull’Arco Alpino, ma solo a quote medio-alte: quest’oggi l’ammasso nuvoloso ha valicato le Alpi e lo ritroviamo in piena azione sull’Italia, ben sostenuto da un minimo di pressione particolarmente profondo a cui sono associati venti molto sostenuti. Al Nord le precipitazioni coinvolgono più direttamente il Nord-Est e l’Emilia Romagna con neve sui rilievi a quote sempre più basse, mentre le regioni di Nord-Ovest hanno avuto a che fare con fenomeni deboli e fugaci. Il peggioramento in queste ore si è portato verso le regioni centrali, la Sardegna e l’Alta Campania con precipitazioni sotto forma di rovescio o temporale, per effetto dell’entrata progressiva dell’aria artico-marittima dalla Valle del Rodano.