L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una flebile influenza umida oceanica dettata da una blanda circolazione ciclonica innescata dal solito Vortice Polare, compatto in sede canadese-groenlandese. L’alta pressione, attualmente presente sulla nostra Penisola, porterà i suoi massimi in direzione dei Balcani, mentre da Ovest giungeranno locali addensamenti e piovaschi su alto, medio Tirreno, Mar Ligure e Nordovest.
L’elemento saliente a medio termine.
L’ingresso in ultima decade propone scenari barici che propendono verso l’ingresso dell’inverno in sede europea. Rafforzamento dell’anticiclone Groenlandese, suddivisione del Vortice Polare in due lobi con ingresso del ramo orientale verso la Russia Europea, indebolimento dell’anticiclone subtropicale a favore dell’alta delle Azzorre in abbozzo meridiano.
L’elemento saliente a lungo termine.
Una situazione apparentemente complicata, tuttavia alquanto semplice nei risultati. Si prefigura difatti il primo vero blocco anticiclonico meridiano, ossia l’alta pressione delle Azzorre in congiungimento don la corrispettiva figura stabilizzante groenlandese. Disposizione ideale alla ripresa di scambi meridiani con colata fredda verso Sud, la cui traiettoria andrà definita nel corso dei giorni.
Il trend a lungo termine:
Attualmente appare assai probabile la prima vera incursione fredda della stagione in seno al Mediterraneo. V’è estrema incertezza circa la triettoria dell’aria fredda, la cui origine dovrebbe essere decisamente Artico-Marittima per poi divenire Artico-Continentale. La media delle osservazioni proposte danno un maggiore interessamento di Francia e Penisola Iberica, tuttavia alcune proiezioni mostrano un diretto interessamento della nostra Penisola.
Elementi di incertezza: Il maggiore elemento d’incertezza è dettato dall’asse anticiclonico di blocco. Una posizione più o meno orientale potrebbe difatti determinare non poche differenze in termini d’interessamento della nostra Penisola.
A nostro parere molto dipenderà dalla forza del seconod lobo, quello canadese, del Vortice Polare. Qualora dovesse mostrarsi più invadente verso Est avremmo un asse meridiano tale da convogliare l’aria fredda direttamente sul Mediterraneo. All’opposto avremmo l’ipotesi paventata poco sopra, ossia direttrice del freddo Francia-Penisola Iberica.
Fattori di normalità climatica:
Persiste l’anomalia termica positiva, che vedrà un nuovo apice nel prossimo weekend allorquando è atteso un deciso aumento delle temperature.
Tuttavia si potrebbe passare, repentinamente, dal caldo fuori stagione al freddo invernale, con escursione termica propria dei climi prettamente continentali.
Focus: evoluzione sino al 28 gennaio 2007
Il breve termine e medio termine, come da previsione, saranno segnati da tempo sostanzialmente stabile su tutte le nostre regioni, anche tra domani e giovedì si potrebbero avere locali piovaschi per aria mite oceanica proveniente da Ovest. Il weekend accentuerà la risalita termica per contributo anticiclonico subtropicale.
L’inizio dell’ultima decade del mese proporrà, finalmente, l’ingresso invernale sull’Europa. Una vasta depressione a carattere freddo, ramo orientale del Vortice Polare, si porterà sul Centro Europa a seguito del blocco anticiclonico in Atlantico. Aria fredda scorrerà verso Sud ma la traiettoria, lo rammentiamo, è ancora oggetto di disputa. Qualora dovesse colpire la Penisola Iberica sull’Italia avremmo un ingresso mite da Sudovest con precipitazioni, localmente abbondanti, su Tirreno e Nordovest. Se invece l’aria fredda dovesse entrare nel Mediterraneo Centrale dalla Porta del Rodano, ecco che il maltempo si concentrerebbe essenzialmente al Centro Sud con neve anche a quote collinari.
Evoluzione sino al 02 febbraio 2007
Chiaro che il prosieguo dipenderà inevitabilmente dalla suddetta evoluzione, tuttavia i principali modelli di previsione sono concordi nell’indicare una prosecuzione della fase fredda sull’Europa Centro Settentrionale, con possibile interessamento del Mediterraneo Centro occidentale.
In conclusione.
Pare importante, se non fondamentale, sottolineare l’importanza del cambio circolatorio previsto. Tutto ciò a prescindere dall’interessamento o meno dell’Italia. L’inverno pare voglia fare il proprio ingresso in Europa e questa rappresenta un’importante conquista.