L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un graduale quanto sensibile raffreddamento sul comparto Mediterraneo, complice un nucleo di aria assai fredda di provenienza Polare, la cui traiettoria andrà a posizionarlo proprio sulle nostre regioni. Un week end invernale, insomma, con nevicate in Adriatico anche a quote alto collinari.
L’elemento saliente a medio termine.
Lo step successivo, che dovrebbe condurci alla fine del mese, potrebbe assumere i connotati del vero autunno, specie sulle regioni Centro Meridionali. Pare confermata la possibilità che la suddetta area ciclonica continentale possa fungere da richiamo ad una successiva ondulazione depressionaria Nord Atlantica. Ciò andrebbe a favorire la formazione di un nuovo minimo barico che stazionerebbe a lungo sulle nostre regioni, portando maltempo diffuso. Le temperature si riporterebbero in linea con le medie stagionali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Sembra profilarsi un trend evolutivo dettato da ampie ondulazioni cicloniche Nord Atlantiche. Scambi meridiani che potrebbero avere come obbiettivo principale, con le anse depresse, il bacino del Mediterraneo.
Il trend a lungo termine:
Ecco pertanto che si spiega la media delle osservazioni effettuate sui principali modelli di previsione a lungo periodo, dalle quali si evince un prosieguo sostanzialmente instabile-perturbato su gran parte delle nostre regioni.
Elementi di incertezza:
Ponderando con attenzione le visioni modellistiche, appare assai probabile il tipo di evoluzione appena descritta. La ferita barica avvertibile nel week end potrebbe rivelarsi di lenta guarigione. Un paziente indebolito, quello italico, che potrebbe subire nuovi attacchi da Nord.
Resta comunque da valutare la possibile cura anticiclonica oceanica, in posizionamento tra Atlantico orientale e Penisola Iberica. Se l’ingerenza si rivelasse più orientale, ecco che l’Italia godrebbe di un inizio novembre sostanzialmente stabile.
Fattori di normalità climatica:
Ci apprestiamo a vivere una fase termica propria della stagione invernale. Talvolta è persino difficile trovare simili configurazioni nei mesi di gennaio e febbraio, visto e considerato l’andamento medio degli ultimi anni.
Step termico che potrebbe guarire assai lentamente, con riproposizione di termiche in linea con la norma a fine mese.
Focus: evoluzione sino al 30 ottobre 2007
Primo run previsionale che si sofferma inevitabilmente sull’evoluzione prossima ventura. Avremo l’isolamento di una vasta area ciclonica in sede italica, alimentata da aria assai fredda proveniente dalle latitudini Polari. Il calo termico sarà sensibile, i venti saranno forti in prevalenza da N/NE, mentre le nubi colpiranno soprattutto i settori adriatici portando persino nevicate a quote collinari. Avremo invece maggiore stabilità al Nord e sul versante Tirrenico.
A seguire si conferma l’aggancio ciclonico Nord Atlantico, che potrebbe far precipitare le condizioni meteo su tutte le nostre regioni. Giungerebbero correnti fresche da nordovest, si potrebbe avere l’isolamento di un nuovo minimo tra il Mar Ligure e il Tirreno Settentrionale, con piogge su gran parte delle nostre regioni.
Evoluzione sino al 04 novembre 2007
L’inizio del nuovo mese sembra confermare il trend suddetto, ossia governato da ampie ondulazioni cicloniche oceaniche il cui obbiettivo principale pare essere il Mediterraneo.
In conclusione.
Possiamo pertanto confermare quanto detto nel corso del precedente editoriale, ossia una fase invernale che potrebbe fungere da ideale spartiacque all’ingresso della vera stagione autunnale.