Sono usciti i dati italiani rilevati dall’ISAC, relativi allo scorso mese di Febbraio ed alla stagione invernale in generale.
L’Isac (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), ha preparato un corposo database in cui sono presenti tutti i dati di temperature e precipitazioni italiane a partire dall’anno 1800.
Naturalmente, all’epoca erano poche le stazioni di rilevamento di dati, sparse sul territorio nazionale, ma il loro numero è cresciuto con il passare degli anni.
Per armonizzare i dati delle poche stazioni di un tempo con le numerose stazioni attuali, sono stati utilizzati dei metodi matematici, e si è ottenuto un database molto omogeneo.
I metodi di interpolazione sono ottimi per quello che riguarda le temperature, mentre per le precipitazioni, il mio parere personale è che tale interpolazione spesso non riesce a rappresentare bene la distribuzione di esse nel nostro territorio, a volte si notano degli scarti fin troppo significativi dalle piogge reali.
Colpa del nostro territorio che non è tutto pianeggiante, ma presenta numerosi rilievi che alterano una distribuzione omogenea delle piogge.
Comunque, riguardo al mese di Febbraio 2008, notiamo che è stato piuttosto mite, +0,9°C rispetto alla norma.
Si tratta comunque, nella lista, del 29° Febbraio più caldo, mentre il più caldo in assoluto è stato quello del 1990, con uno scarto dalla norma 1961-90 di +2,9°C (il più freddo quello celebre del 1803, con uno scarto da tale norma di -6,1°C, 9 giorni di neve a Roma ed il porto di Livorno congelato).
La temperatura è stata più elevata sul Nord Italia, con valori compresi tra +1,5° e +2,5°C (sulle Alpi) rispetto alla norma 1961-90.
Sul Centro Italia lo scarto è stato attorno ai +0,5°C, mentre sulle Isole Maggiori e sulla Calabria Febbraio è stato più freddo della norma di qualche decimo di grado.
Le precipitazioni: lo scarto medio dalla norma, per il territorio italiano, è stato del 60% in meno, con deficit molto accentuato in particolare sul Sud Italia, con diminuzioni delle piogge fino al 90%.
Si piazza comunque solo al trentesimo posto tra i mesi di Febbraio più asciutti: in testa rimane quello del 1863 (-90% di media nazionale).
Passiamo ora alla stagione invernale 2007-08:
Tale inverno, con uno scarto medio di +0,85°C, si piazza al 15° posto tra i più caldi dal 1800 ad oggi.
Il più caldo rimane quello dello scorso anno, con +2,36°C rispetto alla norma 1961-90, mentre il più gelido è quello celebre del 1829-30, con -4,6°C.
Un inverno dunque ancora mite, pur se in caldo di un grado e mezzo rispetto allo scorso anno, e questo malgrado una stagione invernale rigida nel resto del Mondo.
Inverno anche in questo caso molto mite sul Nord Italia, tra +1,5° e +2,0°C rispetto alla norma 1961-90, mite al Centro, +0,5°C o poco più, praticamente nella norma al Sud.
Per le piogge, inverno 2007-08 più secco della norma del 27% a livello generale, e 35° piazza per l’inverno più secco dal 1800.
I distinguo: Piogge superiori alla norma in Sicilia, Alta Toscana, Liguria di Levante, e buone piogge in genere al Nord (tranne il settore nord-occidentale), deficit accentuato sul Lazio, Puglia, Italia Centrale in genere.