La giornata è cominciata col bel tempo, con solo qualche velatura in transito nelle regioni del nord. Abbiamo sottolineato la graduale guarigione sul mezzogiorno, laddove perdeva definitivamente vigore il vortice ciclonico pregresso. E sporgendosi oltre il breve termine, si rimarcavano le difficoltà anticicloniche nel portarsi con convinzione sul nostro Paese. Difficoltà messe in luce dal pomeriggio odierno, che vede il ritorno in grande stile dei temporali alpini.
Come preventivato stamane, le nubi torreggianti hanno preso possesso soprattutto della parte orientale alpina e al momento è presente un unico grosso ammasso che sembra avere quasi le sembianze di una multicella. I fenomeni sono tutt’ora in atto, ragion per cui non si può fare un bilancio definitivo ma possiamo anticiparvi che in alcune località dell’Alto Adige sono già caduti dai 10 ai 15 mm di pioggia. I temporali stanno sconfinando tanto sulla Svizzera, quanto sulla Baviera e presto raggiungeranno l’Austria.
Spostandoci al centro sud, non possiamo non menzionare l’attività temporalesca che continua ad imperversare nel settore appenninico meridionale e nelle zone interne insulari. E come ipotizzato stamane, per via delle correnti in quota favorevoli, abbiamo assistito a degli sconfinamenti lungo i litorali ionici. Anche Sardegna e Sicilia hanno ricevuto la loro razione di pioggia, con accumuli variabili dai 10 ai 15 mm. Sui rilievi delle centrali, invece, la cumulogenesi è stata meno produttiva risolvendosi con pochi e brevi temporali tra Umbria, entroterra Laziale, Abruzzo e Molise. Da segnalare sporadici fenomeni anche sui rilievi dello Spezzino.
Le temperature hanno raggiunto punte di 33°C su Capri, nella Piana di Catania, sul Cagliaritano e a Guidonia. Il valore più basso è stato registrato ad Enna con 25°C, a seguire ancora una volta Falconara con 26°C. Sono valori che non hanno subito alcuna variazione significativa e che si apprestano ad affrontare il calo consistente dei prossimi giorni.