Ancora qualche giorno e gran parte del comparto centro-settentrionale europeo si troverà a fare i conti con una vera e propria sciabolata d’aria artica-continentale. Si tratterà di una tardiva ondata di gelo, potenzialmente molto intensa e dalle ripercussioni ancora tutte da stabilire per quanto riguarda l’influenza sull’area mediterranea e sull’Italia. Tra il 10 e l’11 marzo il fiume d’aria gelida, come una lama, spezzerà nettamente in due l’Europa, muovendosi in direzione retrograda dalle nazioni baltiche verso la Danimarca ed il Regno Unito, con isoterme ad 850 hPa tra i -12 ed i -16°C.
Saranno quindi queste zone del Nord Europa (fonte mappa www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) a risentire in modo più pesante di quest’irruente raffreddamento e soprattutto per il Regno Unito (dove domina la mitezza da un po’ di tempo), se dovessero essere confermate le attuali proiezioni, sarebbe un evento di gelo davvero anomalo. In seguito, il freddo tenderà ad espandersi più a sud con particolare rilievo verso Francia e Spagna, ma dovrebbe perdere parte della sua intensità in quanto non più alimentato dal serbatoio d’aria più gelida posto sull’Artico Siberiano.