Ieri è piovuto su varie località del centro nord, i maggiori fenomeni hanno interessato il Lazio, l’Umbria e le Marche, con piogge copiose e gran neve sui rilievi. Nelle Marche è nevicato sino all’altezza di 300 metri.
Si ha l’impressione che la neve ormai non faccia più notizia, e che si invochi l’arrivo della primavera.
Nel frattempo avremo un graduale aumento della temperatura specialmente in Sardegna, dove si faranno sentire tra questa sera e domani i forti venti sciroccali che precederanno l’arrivo di una perturbazione atlantica che in seguito interesserà tutta l’Italia.
Il tempo odierno sarà caratterizzato dal miglioramento che già è giunto sulle regioni del Nord e del Centro, mentre proseguiranno le piogge al Sud.
Al Nord Italia il cielo sarà da poco nuvoloso a temporaneamente nuvoloso, i maggiori addensamenti nuvolosi interesseranno il settore che si affaccia all’Adriatico. In Val Padana nelle ore più fredde appariranno foschie e qualche banco di nebbia. La temperatura si manterrà stazionaria, con un trend all’aumento rispetto ad ieri nei valori massimi per la presenza del sole.
I venti saranno deboli, con rinforzi come al solito nella zona tra Genova e Savona.
Sulle regioni centrali tirreniche e la Sardegna sono in atto ampie schiarite, il tempo sarà relativamente buono anche se non mancheranno gli annuvolamenti, specialmente nel settore adriatico, dove non saranno da escludere altri piovaschi specialmente sull’Abruzzo ed il Molise, con neve sui rilievi.
La temperatura è attesa in aumento nei valori massimi, mentre la salita termica maggiore si prospetta in Sardegna dalla prossima notte. I venti soffieranno deboli occidentali.
Pioverà a tratti al Sud Italia ed in Sicilia, le precipitazioni saranno più probabili nella Puglia e la Basilicata orientale. In serata si avrà un miglioramento del tempo, mentre ampie schiarite si faranno via via strada nelle regioni tirreniche e la Sicilia.
I venti saranno a tratti moderati settentrionali, le temperature potranno rimanere stazionarie.
La linea di tendenza per il fine settimana vede un peggioramento del tempo sulle regioni occidentali, con piogge in Sardegna ed al nord ovest.
L’incerto venerdì 17 marzo 2006: da qualche tempo si ha l’impressione che i dettagli del tempo previsto siano offuscati dall’incertezza, non c’è, infatti, peggior termine usato in meteorologia della variabilità.
Il tempo variabile racchiude periodi di sole, ma anche di nubi e persino piovaschi. Variabile equivale a tempo mutevole, ma il termine mutevole fa venire in mente, chissà perché, l’aspettativa di maltempo, l’idea del repentino cambiamento del tempo, così si usa la parola variabile.
Il tempo variabile appare come un dilemma del tempo che farà, sembrerebbe un asso nella manica per chi scrive i bollettini meteo, che esprime con un solo termine la previsione di cielo sereno, poco nuvoloso, nuvoloso, coperto, pioggia o neve, ma non è così:
un articolo come questo e tanti altri presenti nel Meteo Giornale, finalizzati a descrivere l’evoluzione del tempo per uno spazio temporale e geografico così ampi, descrivono un riassunto generale.