• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
lunedì, 19 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Lieve indebolimento dell’Anticiclone sul Mediterraneo, in attesa d’accogliere l’offensiva polare all’inizio della prossima settimana

di Mauro Meloni
16 Mar 2007 - 21:01
in Senza categoria
A A
lieve-indebolimento-dell’anticiclone-sul-mediterraneo,-in-attesa-d’accogliere-l’offensiva-polare-all’inizio-della-prossima-settimana
Share on FacebookShare on Twitter

Analisi barica al suolo e in quota attuale, che individua una circolazione debolmente ciclonica sul Mediterraneo occidentale, associata a lieve goccia fredda strutturata solo in quota, con presenza d'aria moderatamente fresca in quota (-25°C evidenziati con riferimento all'altezza topografica di 500 hPa) che ha acuito i contrasti, esaltati nelle ore più calde con attività temporalesca diurna. Fonte: https://www.meteogiornale.it/mappe/
I fantastici scenari disegnati dalle carte per l’inizio della prossima settimana (ormai si entra sul campo del breve-medio termine) distolgono facilmente l’attenzione dall’analisi della situazione attualmente in atto.

Eppure è bene sottolineare che qualche elemento interessante di discontinuità è emerso quest’oggi rispetto a ieri, come peraltro era in previsione.

Una vivace attività temporalesca ha infatti interessato in maniera sparsa gran parte dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo occidentale: la Spagna con attività attualmente ancora in corso specie sulla Sierra Nevada fin verso lo stretto di Gibilterra, la catena dell’Atlante spingendosi fin verso zone costiere dell’Algeria e sulla Tunisia.

Per quanto concerne l’Italia, una parziale nuvolosità termoconvettiva pomeridiana ha orlato i principali rilievi, ma senza conseguenze in termini di fenomeni. Solo sulla Sardegna, l’isola maggiormente vicina alla situazione relativamente irrequieta presente sul Mediterraneo occidentale, l’instabilità si è manifestata con maggior consistenza, e lo sviluppo cumuliforme è sfociato fin verso focolai temporaleschi con qualche rovescio tra le catene montuose del Gennargentu e Sarrabus.

A cosa dobbiamo questo improvviso pullulare di temporali? Non è certo il primo evento stagionale che si verifica, in questo grande anticipo della stagione primaverile osservato sotto variegati aspetti, in primis dal punto di vista termico con temperature anche quest’oggi diffusamente salite su valori intorno ai 18-21 gradi.

Dall’analisi barica al suolo emerge con chiarezza l’inossidabile presenza dell’Anticiclone proteso dall’Oceano fin sull’Europa centro-occidentale e che comprende ancora l’intero bacino del Mediterraneo.

Tuttavia alle quote più elevate si riscontrano dei disturbi, che poi sono la causa principale della genesi dei temporali odierni. Infatti è presente una debole goccia fredda con perno posizionato tra Spagna orientale e isole Baleari.

Questa relativa goccia fredda tenderà gradualmente a traslare verso oriente indebolendosi parzialmente, e nella giornata di domani è attesa posizionarsi verso le ore centrali poco a sud della Sardegna. In sostanza, è probabile una recrudescenza dell’attività instabile termica pomeridiana sulla stessa Sardegna, la Sicilia, e in minor misura anche lungo l’Appennino Campano, Lucano e Calabro.

Nel contempo l’Anticiclone mostrerà primi ulteriori cenni di ritirata verso ovest, in quanto andrà ad unirsi con la cellula altopressoria di matrice Canadese, e con il Vortice Polare in azione ad erodere il campo Anticiclonico sul settore centrale dell’Europa.

Sarà la stessa Alta Pressione oceanica, in disposizione eretta lungo i meridiani fino a giungere sulla Groenlandia, a dare completamente il via libera all’espansione marcata meridiana verso il settore centro-occidentale del Continente Europeo della saccatura fredda in quota, collegata al Vortice Polare Groenlandese e Scandinavo.

Non cambia molto rispetto a quanto già anticipato nei giorni scorsi, e di cui si trova riscontro anche negli ultimi editoriali di previsione.

Tuttavia, una spinta così fredda in direzione anche del Mediterraneo e dell’Italia fa emergere alcune riflessioni di fronte allo spettacolo che la Natura metterà in moto la prossima settimana. Si realizzerà infatti l’ingresso di un potente cavo d’onda alimentato d’aria gelida alle alte quote (sintomatica di diffusa instabilità), come mai si era verificato nel corso di tutto l’inverno.

Ad onor del vero, va detto che l’intrusione di un cavo d’onda in maniera così marcata sui nostri mari e fin verso il nord Africa mancava dallo scorso inizio Giugno, allorquando un’eccezionale (per il periodo) blitz d’aria artico-marittima fece precipitare l’Italia in un evento freddo alquanto notevole.

In conclusione, oltre a sottolineare la preoccupazione vigile per i danni possibili da un’evoluzione fredda tardiva che segue un lungo periodo di caldo spropositato, emerge un piccolo rammarico: se una tale discesa fredda si fosse realizzata appena 3 o 4 settimane orsono, gli effetti in essere potevano essere potenzialmente più interessanti, salvando appena in extremis una stagione invernale assente.

Inoltre, un blitz d’aria artico-marittima di queste proporzioni avrebbe potuto facilmente attingere dai serbatoi d’aria alquanto fredda continentale, che proprio circa un mese fa stazionavano su parte del nord Europa e sulla Russia. Serbatoi freddi spazzati via vigorosamente nella prima decade di marzo, per via del teso flusso Atlantico che ha gradualmente relegato sempre più ad est i tentativi di affermazione del freddo continentale sulla nostra Europa.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
l’inverno-2006/2007-e-il-piu-caldo-almeno-dal-1880

L'inverno 2006/2007 è il più caldo almeno dal 1880

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
invasione-sabbia-rossa-del-deserto-al-top,-caldo-estivo-con-oltre-30-gradi

Invasione sabbia rossa del deserto al top, caldo estivo con oltre 30 gradi

11 Maggio 2016
alluvioni-sul-mediterraneo:-perche?

Alluvioni sul Mediterraneo: perché?

11 Dicembre 2004
“madeleine”-entra-in-scena-sull’europa,-si-prepara-il-nuovo-peggioramento

“Madeleine” entra in scena sull’Europa, si prepara il nuovo peggioramento

17 Aprile 2012
meteo-stati-uniti:-tempesta-autunnale-sulle-montagne-rocciose,-prime-nevicate-in-vista

Meteo Stati Uniti: tempesta autunnale sulle Montagne Rocciose, prime nevicate in vista

13 Settembre 2019
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.