Il vento detto “helm” è un vento spesso forte da est che scende lungo le pendici occidentali dei Monti Pennini Settentrionali, in Cumbria, Inghilterra settentrionale. Si tratta di una delle più importanti aree montuose dell’Inghilterra, la più estesa tra quelle che superano gli 800 metri di quota. A ovest, il pendio scende rapidamente alla Eden Valley, mentre ancora oltre la valle ci sono le montagne del Lake District.
L’helm è fondamentalmente un foehn, causato da un flusso da est-nordest, che quindi impatta quasi perpendicolarmente ai Monti Pennini, che toccano gli 893 metri al Cross Fell. L’helm può spirare per diversi giorni consecutivi, soffia con particolare intensità a Milburn, ma è ben avvertibile lungo tutto il fianco occidentale della montagna. I villaggi più sogetti all’helm sono, oltre a Milburn, Kirkland, Ousby, Melmerby, Gamblesby e Dufton.
L’helm si attiva in presenza di un flusso stabile e moderato da est o nordest, con il vento che acquista velocità, riscaldandosi, nella brusca discesa dal crinale alla Eden Valley, 600 metri più in basso. Presso Penrith, esso cessa in genere bruscamente, sebbene il suo “rumore” possa ancora essere udito, per riprendere pochi chilometri oltre come “normale” vento da nordest, spesso rafficoso. Questo vento può soffiare in ogni momento dell’anno ma è più frequente in autunno e primavera.
L’helm può essere riconosciuto dalla presenza di un banco di nubi che appare lungo il crinale della montagna, generalmente coprendo tutta la parte sommitale. E’ la cosiddetta “helm cloud”. La parola “helm” d’altra parte significa elmetto, indicando appunto il “copricapo” che si mette il Cross Fell. Questa “helm cloud” è il fratello minore del ben più imponente “muro del foehn” che caratterizza gli episodi di foehn sulle Alpi. La formazione della “helm cloud” è il segnale che il vento sta per irrompere. Spesso infatti, con atmosfera apparentemente tranquilla e senza un alito di vento, li abitanti dell’area vedono formarsi una piccola nuvola sul Cross Fell, nuvola che si estende rapidamente da nord a sud. Nello spazio di pochi minuti il vento arriva a fondovalle violentissimo, capace di spezzare rami e talvolta sradicare alberi, nonché di disarcionare una persona da cavallo.
Spesso si forma una ulteriore nube del tipo “roll cloud”, quasi stazionaria, posta parallelamente alla “helm cloud” 8-10 km a occidente di questa. Si tratta della “helm bar”, che si forma sulla verticale del punto in cui il vento al suolo cade di intensità. La “helm bar” dovuta alla risalita di aria calda dal fondovalle e si forma nel punto in cui essa, raffreddandosi, dà luogo a condensazione. Raffreddatasi, quindi diventata più pesante, l’aria ricade verso il basso, dove si riscalda nuovamente, riprendendo quindi a salire, in una sorta di “moto circolare” che mantiene la nube stazionaria fino a che ci sono le condizioni che favoriscono la convezione. Ovviamente l’helm, e quindi tanto la “helm cloud” quanto la “helm bar”, cessano se vi è un cambiamento di direzione del vento.