Stavolta varchiamo i confini nazionali perché crediamo che uno sguardo d’insieme all’Europa ci aiuti a comprendere meglio l’evoluzione meteorologica. Anzitutto notiamo l’intensa attività temporalesca tra l’Egeo, il Mar Libico e lo Ionio, causata da quel che resta del Vortice Perturbato che ha colpito le regioni meridionali.
Ma se guardiamo ad ovest, verso la Francia e la Penisola Iberica, ci rendiamo conto di come le perturbazioni stiano guadagnando terreno verso le Nazioni del Centro Europa. Sono spinte in quella direzione dalla Bassa Pressione ubicata tra l’Islanda e il Regno Unito, facilmente identificabile dalla nuvolosità che si avvolge a spirale attorno al minimo.
Il fronte lambirà parte del nostro Paese, soprattutto le regioni nord occidentali, la Toscana e la Sardegna. Fin da oggi osserveremo il passaggio di banchi di nubi medio alte, come tali assolutamente sterili.
Se procediamo oltre l’Adriatico, notiamo al contrario un’ampia zona sgombra da nubi significative. In realtà l’immagine ad infrarossi non ci consente di apprezzare i fitti banchi di nebbia gelata che stanno interessando molte Nazioni dell’Europa orientale. La causa è imputabile alla presenza di una coriacea struttura anticiclonica, che peraltro è supportato di un flusso di correnti subtropicali che ne rendono la radice difficilmente attaccabile.