Stiamo per l’appunto parlando del “re leone”, anticiclone finnico, che nonostante le “bordate” del ciclone d’Islanda, sempre molto attivo, non sembra subire particolare sussulti e “sconvolgimenti” di natura incidente.
Si è eretto, si erigerà, a mò di “spartiacque” tra due flussi contrapposti, sul medio e lungo termine, come da elaborazione delle MRF (linea in tratteggiato), portando e scegliendo il Mediterraneo come ideale confluenza di masse d’aria disomogenee, sia per qualità fisiche sia per qualità termiche.
Si viene quindi a rimarcare una non indifferente ristrutturazione dei sistemi pressori sul comparto dell’Europa centrale e settentrionale.
I primi segnali, sul medio e breve termine, porteranno una prima depressione che nascerà dal contrasto di queste suddette masse d’aria; LP che si scaverà dalla quota al suolo il suo spazio, spazio, proprio sul bacino centrale del Mediterraneo.
Frequenti, a partire da metà settimana, saranno le occasioni temporalesche, attività elettrica localmente marcata che non certo nascerà per via del calore, ma squisitamente da contrasto. Contrasto che come mostra qualsiasi modello originerà in prima istanza alle quote medio alte e solo successivamente si spingerà verso quelle più basse.
L’unica cosa, che al momento ci può consolare, è e sarà per un periodo abbastanza lungo, la non esatta corrispondenza tra circolazione al suolo e quella ad alta quota. Questa contingenza dovrebbe favorire veloci situazioni temporalesche e repentine riprese del bel tempo.
Se da un lato ciò potrebbe definirsi, quanto detto, come una “buona qualità”, d’altro canto possiamo supporre che tale “discrasia” sia già un punto in favore di rispetto ad un non lontanissimo “passaggio di testimone” tra i due semestri.
Quanto tale corrispondenza, per una sorte di frizione delle correnti ad alta quota nei confronti dei substrati atmosferici, porterà una relazione più diretta, colloquio tra suolo/quota, potremo di colpo trovarci alla conclusione della fase estiva.
Per ora vediamo e osserviamo con molta attenzione, l’evoluzione del “Re Leone”.