L’Italia è probabilmente l’epicentro del maltempo associato alla colata gelida che sta però interessando quasi tutta Europa con temperature molto basse. Venerdì 10 febbraio sono mancate le punte estreme nei “santuari” del freddo europeo (Artico russo e Lapponia), ma si sono registrati valori intorno ai -30°C in Ucraina e Bielorussia e abbondantemente inferiori ai -20°C nella regione carpatico-danubiana.
In Ucraina, venerdì Rivne è scesa a -29,9°C, mentre Sarny e Vinnytsia si sono fermate a -27,5° e -27,1°C. -19,1°C la minima nella capitale Kiev. La minima più alta è stata -16,4°C, registrata a Odessa, sul Mar Nero. Massime ovunque ampiamente negative, dai -16,0°C di Rivne ai -4,6°C di Uzhhorod, passando per i -11,3°C di Kiev. In Bielorussia, Klicev -29,0°C, Bragin -26,8°C, Minsk -20,7°C. Giornata di ghiaccio ovunque anche qui, con massima più alta a Brest, fermatasi a -11,3°C. Le minime più basse di sabato mattina in Ucraina sono state: Rivne -29,6°C, Ivano Frankivs’k -29,2°C, Sarny e Luhans’k -28,3°C. In Bielorussia, Bragin -33,2°C, Klicev -31,5°C, Vasilevici -28,0°C.
In Polonia, venerdì la stazione più fredda è stata Torun, scesa a -23,7°C, seguita da Zamosc e Siedlce con -22,9° e -22,8°C, mentre Varsavia e Cracovia sono scese fino a -16,7° e -21,3°C. Tutto il paese ha registrato massime negative, -8,9° e -10,6°C le massime di Varsavia e Cracovia. Ulteriore calo delle minime sabato mattina: Rzeszow -25,9°C, Lesko -25,6°C, Nowy Sacz -25,5°C, Siedlce e Zamosc -24,7°C, Torun -24,5°C, Cracovia -23,3°C, Varsavia -18,9°C.
In Slovacchia, venerdì 10 febbraio diverse le stazioni sotto i -20°C: Liesek -23,7°C, Poprad/Tatry -23,6°C, Poprad/Ganovce -21,2°C, Kamenica Nad Cirochou -20,3°C, Malacky -20,0°C. -20,9°C anche ai 2600 m del Lomnicky Stit, nei Tatra, “solo” -12,4°C a Bratislava. Ancora più freddo sabato: Liesek -27,0°C, Kamenica Nad Cirochou -26,2°C, Poprad/Tatry -25,0°C, Bratislava -14,3°C. In Repubblica Ceca, venerdì Pribyslav -20,4°C, Serak -20,1°C, Pec Pod Snezkou -20,0°C, Caslav -19,6°C, Liberec -19,3°C, Praga/Ruzyne -18,0°C. Sabato, Kramolin-Kosetice -22,3°C, Karlovy Vary -21,9°C, Liberec e Pribyslav -21,8°C, Caslav -21,6°C, Praga/Kbeli -20,0°C, Praga/Ruzyne -19,5°C.
Situazione non diversa in Ungheria, con il Danubio ghiacciato a Budapest. Venerdì 10 febbraio, Baja -23,3°C, Szeged -22,2°C, Bekescsaba -21,2°C, Kaposvar -21,1°C, Budapest -12,7°C. Sabato, Bekescsaba -22,5°C, Kaposvar -21,8°C, Szeged -21,7°C, Baja -21,3°C, Budapest -13,8°C. Non fa meno freddo in Romania, dove venerdì Arad ha registrato -24,1°C, Miercurea Ciuc -22,8°C, Iasi -21,6°C, Bucarest -19,8°C, mentre sabato ha fatto ancora più freddo: Miercurea Ciuc -26,6°C, Arad -25,7°C, Iasi -24,4°C, Botosani -24,2°C, Bacau -23,4°C, Bucarest -20,8°C.
Passando alla Germania, sabato la minima più bassa è stata quella della Zugspitze (m 2962), arrivata a -27,6°C. Molte le stazioni scese sotto ai -18°C, citiamo: Goerlitz -21,4°C, Carlsfeld -21,1°C, Baruth -20,7°C, Straubing -20,5°C, Oberstdorf -20,1°C. -19,3°C a Lipsia, -19,2°C a Erfurt, -17,8°C a Dresda, la magnifica città sul fiume Elba, ancora ghiacciato e non navigabile. Interrotti anche i servizi di navigazione sul Danubio.
Fin qui abbiamo parlato di nazioni in cui la giornata di ghiaccio, con massime negative, ha riguardato tutto il territorio, passando in Svizzera troviamo solo Lugano e Locarno ad aver superato lo 0°C venerdì 10 febbraio (Locarno/Monti 1,6°C, Locarno/Magadino 1,3°C, Lugano 1,1°C), con le minime sono state tutte inferiori ai -3°C (la meno fredda a Lugano, -3,6°C) e molte stazioni sotto i -18°C, non solo in alta quota. Citiamo: Jungfraujoch -28,6°C, Buffalora -27,9°C, Weissfluhjoch -25,9°C, Samedan -25,3°C, Naluns -24,6°C, Saentis -23,7°C, Crap Masegn -23,3°C, Monte Rosa Huette -23,2°C, Guestch -22,5°C, Grimsel-Hospiz -21,7°C, Davos e Pilatus -21,4°C. Non molto diversa la situazione di sabato mattina: Buffalora -28,1°C, Jungfraujoch -27,4°C, Ulrichen -26,6°C, Weissfluhjoch -24,6°C, Grimsel-Hospiz -24,0°C, Crap Masegn e Monte Rosa Huette -23,4°C, Davos -23,3°C.
In Francia, sabato 11 febbraio i -10°C sono stati superati in vaste aree del paese, con Aurillac -16,9°C, Mont Aigoual -16,5°C, Luxeuil -16,1°C, Le Puy -15,7°C, Charleville e Rodez -14,2°C, Mulhouse -13,3°C, Poitiers -13,0°C, Reims -12,5°C, Strasburgo -12,0°C. Notevole anche la persistenza del freddo, con Lione che non sale sopra lo zero nei valori massimi dal 31 gennaio (massima +0,9°C, con neve), avendo registrato dal 1 al 10 febbraio una lunga serie di giornate di ghiaccio, con minime sempre inferiori ai -6°C dal 2 al 10 (che fanno sembrare “mite” il -3,6°C del primo giorno del mese) e inferiori ai -10°C nel periodo 5-9 febbraio. Le medie di febbraio sono, per Lione, 1,0°/8,1°C.
Gelo intensissimo anche nelle Repubbliche Baltiche. Sabato 11 febbraio, in Lituania, Utena -27,2°C, Birzai -24,1°C, Kaunas -23,8°C, Vilnus -22,4°C. In Lettonia, Daugavpils -28,2°C, Ainazi -26,8°C, Zoseni -26,1°C, Jelgava -25,3°C, Riga -23,9°C. In Estonia, Jogeva -27,7°C, Tartu -26,7°C, Valga -26,4°C, Voru -26,2°C, Johvi -25,8°C.
In Finlandia, venerdì 10 febbraio molto più freddo nel sud, nella regione dei Laghi, che nel nord, battuto da correnti miti atlantiche che hanno spinto il termometro fino a +2,7°C a Kilpisjarvi, presso il punto d’incontro dei confini di Finlandia, Svezia e Norvegia. Nella regione dei Laghi, -30,0°C a Jyvaskyla, Mikkeli e Savonlinna, -28,9°C ad Ahtari, -28,2°C a Lahti, -28,1°C a Kuopio, -27,9°C a Tampere. -24,6°C la minima a Helsinki-Vantaa.
Clamoroso l’effetto delle correnti atlantiche nelle stazioni della Lapponia svedese situate ai piedi delle Alpi Scandinave, dove il vento sudoccidentale si è presentato venerdì 10 febbraio ulteriormente riscaldato nel discendere dai pendii montuosi (effetto foehn). Queste alcune massime molto significative, registrate oltretutto in tarda serata: Stora Sjofallet 5,1°C, Rensjon e Kvikkjokk Arrenjarka 4,5°C, Nikkaluokta 4,2°C, Kiruna 4,1°C. Si tratta di stazioni situate oltre il Circolo Polare e a quota tra 400 e 500 metri.
La depressione che sta portando maltempo e neve sull’Italia coinvolge anche il Montenegro e l’Albania, dove tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio vi sono state intense precipitazioni, localmente temporalesche, a carattere nevoso anche a bassa quota, almeno nelle zone interne. E’ nevicato abbondantemente a Podgorica (m 49), la capitale del Montenegro, con 44 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di venerdì e le 12 GMT di sabato e altezza del manto passata da 7 a 58 cm. A Niksic (Montenegro, m 647) 63 mm di precipitazione nello stesso periodo e neve passata da 26 a 93 cm. Nelle solite 18 ore, 39 mm di pioggia nella costiera Tivat. In Albania, tra le 18 GMT di venerdì e le 12 GMT di sabato registrati 34 mm di precipitazione nevosa a Kukes (m 354) e 32 mm di pioggia a Durazzo.
Neve anche in Serbia. Allo Zabljak (m 1450) 34 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di venerdì e le 12 GMT di sabato, con manto nevoso cresciuto da 160 a 194 cm. Neve sabato mattina anche a Belgrado, con temperatura sui -9°C e 44 cm al suolo alle 6 GMT. Neve anche in Macedonia e Bosnia-Erzegovina, già colpite, specie la seconda, da pesanti nevicate circa una settimana fa. A Sarajevo, 6 mm tra le 18 GMT di venerdì e le 6 GMT di sabato, l’altezza neve è passata da 71 a 79 cm, destinati ad aumentare visto che ha continuato a nevicare nelle ore successive di sabato.
In Jacuzia (Siberia, Russia), nuovo primato stagionale di gelo per Ojmjakon e per l’emisfero nord, con una minima di -57,5°C venerdì 10 febbraio. Lo stesso giorno, -52,7°C ad Amga, -52,2°C a Curapca.
Forte gelo anche nel Quebec, in Canada. Venerdì 10 febbraio, Riviere Aux Feuielles -42,4°C, Lac Benoit -41,6°C, Bonnard -39,0°C, Inukjuak -37,3°C, Chapais -34,8°C, Kuujjuak -34,5°C. -29,8°, -25,8° e -22,9°C le medie delle minime di febbraio di Inukjuak, Bonnard e Chapais.
Nel Pacifico meridionale, forti piogge venerdì 10 febbraio alle isole Tonga. Tra le 12 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 113 mm a Haapai, 98 a Lupepau’u.