E’ la Francia oceanica e quella meridionale a vivere la situazione più compromessa sul comparto occidentale europeo, dominato a sud, con centro sulla penisola iberica, da estesa depressione che garantisce un tempo instabile perturbato in particolar modo su tale area, dove agisce la parte attiva del fronte, mentre un tempo più variabile caratterizza il comparto spagnolo, in un contesto termico sotto la media del periodo.
Tale depressione è l’artefice della poca stabilità stagionale del Mediterraneo, non permettendo l’attecchimento dell’Anticiclone delle Azzorre a latitudini meridionali, favorendone così il naturale allungamento sul mare nostrum, a garanzia della stabilità climatica e della gradevolezza termica.
Infatti ritroviamo la figura azzorriana, posizionata sul Regno Unito, ben salda in oceano, ed in temporanea distensione su Europa centrale e area balcanica, dove oggi le condizioni meteorologiche sono nettamente migliorate dopo la sferzata del Vortice Polare, che con il suo flusso artico ha prolungato le giornate dai sapori autunnali a scapito dei tepori tardo-primaverili più consoni al periodo.
Il quadro termico infatti, nonostante la presenza maggiore di soleggiamento, proprio a causa dell’estensione della cellula anticiclonica atlantica, restano su valori prossimi alla media, ma sottostimati rispetto alla norma, che era decisamente lontana fino a ieri, quando ancora imperversava il flusso artico.
Si è attenuato il freddo anche sulla penisola scandinava, che ha vissuto giornate prettamente invernali, essendo proprio lì il nucleo principale del Vortice Polare che ha agito un po’ su tutto il continente e che ora troviamo spostato verso sudest, in azione tra la Polonia ed il Mar Nero dove è atteso un calo termico.
L’Europa orientale quindi è sotto l’influenza di ciò che resta del vortice freddo, e la nuvolosità cumuliforme ne è la prova, con presenza di rovesci ed un quadro termico di poco sotto la norma.
Un esteso fronte che fa capo alla depressione ora in azione sulla Polonia, si spinge fin verso le nostre regioni meridionali; qui il tempo risulta chiuso, ma non sono segnalate precipitazioni di rilievo, in attesa comunque di una diminuzione termica non accentuata.
Il resto della nostra penisola, dopo il peggioramento degli ultimi due giorni ed il deciso calo termico avvenuto in conseguenza dell’afflusso freddo generato dal Vortice Polare che ha anche influito sul nostro paese, gode di un miglioramento, che ha favorito un incremento delle temperature, grazie alla presenza massiccia del sole su tutto il centro nord.
Ma purtroppo, questo netto ritorno a condizioni soleggiate, che si estenderà gradualmente anche al sud, sarà solo temporaneo; le insidie alla stabilità atmosferica sono molte, in primis la depressione iberica, come anche l’attività meridiana dell’alta oceanica che non fa altro che stimolare la propensione delle masse fredde a procedere verso sud, generando scambi meridiani che causano così situazioni fortemente instabili.
La posizione così sbilanciata verso nord e verso ovest dell’alta atlantica, sarà segno di un tempo sempre altalenante, con avverse condizioni per buona parte del continente seguite da temporanee pause, in un contesto termico ballerino anch’esso, ma con maggiore propensione a restare sotto la media del periodo.