Bismarck, il capoluogo del North Dakota, lo stato degli USA più nordoccidentale fra quelli delle pianure centrali, ha avuto una giornata molto particolare per il mese di maggio lo scorso giovedì 12. Infatti la temperatura, che alle 0 EDT (le 4 GMT) era 6,1°C, è andata rapidamente calando sotto l’effetto di venti freddi da ENE intorno alle 20 miglia orarie. Alle 5 EDT ha iniziato a piovere debolmente, con 3,3°C. La pioggia è divenuta poi moderata, ma alle 13 EDT (le 17 GMT) la pioggia è diventata neve, mentre la temperatura era scesa a 1°C. La neve è caduta per oltre due ore, con una precipitazione complessiva di 2,5 mm di neve fusa, mentre nelle 6 ore precedenti erano caduti 14 mm di pioggia.
Sempre in North Dakota, Dickinson si trova più a ovest, leggermente più elevata di quota (m 789, ci si avvia verso le pendici orientali delle Montagne Rocciose). Qui i 2,2°C delle 0 EDT sono diventati 2,0°C alle 3, con una prima debole caduta di neve, quindi 0°C alle 5, quando ha iniziato a nevicare più convintamante. Qui la neve è caduta per molte ore, fino alle 14, a tratti accompagnata da nebbia congelante, in alcuni momenti con buona intensità, mentre il termometro è sceso fino a -1,1°C. Dalle 8 alle 14 sono caduti 7 mm di neve fusa.
Glasgow, nel nordest del Montana, lo stato a ovest del North Dakota, percorrendo il quale da est a ovest si passa gradualmente dalla pianura alle vette delle Rocciose, ha visto anch’essa cadere la neve dalle 9 alle 17 EDT, con temperatura sempre compresa tra 1° e 2°C. E’vero che siamo nell’estremo nord degli USA, ma si parla comunque di soli 48,1°di latitudine nord! Glasgow ha comunque un record di freddo, in maggio, di -8°C, mentre la media delle minime è 6°C.
Sempre nel Montana, a sudest rispetto a Glasgow, ormai ai piedi delle grandi montagne, si trova Billings (m 1087). Qui la precipitazione nevosa, seppure debole, è durata molto a lungo. Già nevicava alle 18 EDT (le 22 GMT) dell’11 maggio (con -1°C e vento da NNE a 22 miglia orarie), ma la nevicata è continuata senza sosta sino alle 10 del 12 (le 14 GMT), con la temperatura sempre negativa, fino a una minima di -3°C. Dopo una breve pausa, in cui comunque il termometro non ha mai superato lo 0°C, la neve ha ripreso a cadere dalle 14 alle 17, ora in cui il termometro è tornato in campo positivo. La media delle minime di maggio a Billings è 6°C, ma il record storico del mese è -10°C.
La situazione barica al suolo delle 12 GMT di giovedì 12 maggio da sola non farebbe pensare a un evento così estremo per il mese di maggio. Con una bassa pressione su Terranova e un robusto anticiclone centrato sui Grandi Laghi, con massimo pressorio di oltre 1035 hpa, l’elemento saliente che la carta evidenzia è la vicinanza delle isobare sul Quebec, dove era il corridoio tra l’alta e la bassa suddette, nel quale si “infilava” aria molto fredda, e infatti la carta a 850 hpa mostra che a quell’ora la isoterma -10°C scendeva fino alle foci del San Lorenzo (il freddo è arrivato anche negli USA nordorientali, https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=11008). Più a ovest, però, la carta al suolo non mostrava nulla di “estremo”, non potendo considerare tale un minimo affatto profondo di 1010 hpa fra South Dakota e Nebraska.
La carta a 500 hpa sempre delle 12 GMT mostra invece una ampia “goccia fredda” abbracciare i due Dakota, il Montana e il Wyoming, ma con geopotenziali e temperature che non farebbero pensare a nevicate a bassa quota, come vedremo più avanti commentando i dati dei radiosondaggi. La carta a 850 hpa, invece, mostra un ampio “lago freddo”, con l’ampia regione sopraddetta tutta con meno di 0°C e addirittura un “nocciolo freddo” interessato dall’isoterma -5°C sul Montana centrale. La notevole “colata” artica che il 12 maggio scendeva verso il Labrador, nei giorni precedenti aveva interessato le pianure centrali canadesi e del nord degli USA. Una volta spostatasi verso est la colata e consolidatasi l’alta pressione sui Grandi Laghi, i venti orientali che ne sono risultati nel settore nordoccidentale delle Pianure Centrali statunitensi, hanno spinto l’aria fredda verso le pendici delle montagne, dove essa è rimasta “intrappolata”. La bassa pressione sul Nebraska ha richiamato aria più mite e umida da sud, che è stata costretta a scorrere sopra quella fredda, creando le condizioni per queste nevicate fuori stagione.
Il radiosondaggio delle 12 GMT del 12 maggio di Bismarck mostra 2,8°C a 962 hpa, corrispondenti ai 506 metri di quota a cui è ubicata la stazione. Va notato che ai 2,8°C di temperatura corrispondeva un dew point di 0°C, fatto favorevole a mantenere la precipitazione solida anche con temperature ampiamente positive. A 880 hpa (1222 m) la temperatura era -2,5°C, mentre a 850 hpa (1500 m esatti) essa era di +1,2°C, con uno strato d’inversione tra 1222 e 1453 m, e probabilmente qui erano le nubi che producevano la precipitazione. A 700 hpa (3055 m) la temperatura era -2,1°C e a 500 hpa (5670 m) avevamo -14,9°C.
Il radiosondaggio della stessa ora di Glasgow era piuttosto simile a quello di Billings, ma con temperatura molto più bassa a 850 hpa. Avevamo 0,8°C (ma -1,3°C di dew point) ai 700 metri (942 hpa) della stazione, -1,3°C a 905 hpa (1012 metri), dove la umidità relativa era del 94%, -1,1°C a 894 hpa (1109 metri), -3,1°C a 850 hpa (1510 m), -7,5°C a 700 hpa (3037 m), -16,5°C a 500 hpa (5630 m).