Da tempo e dopo un inverno non classificabile, molti degli esperti meteo si sono “lanciati” nel proclamare che l’imminente estate sarebbe stata caratterizzata da fenomeni di calore estremi. Un’estate “torrida!!!
La regola, leggibile e trasposta nelle fluttuazioni della NAO, non sembra voler indicare tutto questo.
L’insieme ponderata della oscillazioni del nord Atlantico, ci stanno indicando una strada che pare essere molto dissimile dalle previsioni stagionali e dalle enunciazioni fatte dai “meteo esperti”.
Certamente non si vuole colpevolizzare nessuno, nessuno è “super partes”, ma dare solo un indicazione di massima a tutti coloro che seguono la “meteo” in maniera del tutto amatoriale.
L’estrema “variabilità della corda oceanica” ci indica e, con tutta probabilità, ci indicherà, che l’estate prossima non sarà classificabile tra le più calde degli ultimi decenni. Una stagione piena di contraddizioni che porterà sicuramente dei “notevoli e non lunghi picchi di calore”, ma anche delle successive onde termiche, di segnale opposto, che ci indicheranno una successione non “regolare”, ma del tutto casuale.
Quei clamorosi “picchi termici”, indicati dalle Ens si sono rilevati non altro che delle oscillazioni di calore in quota e che, data l’enorme umidità accumulata nei bassi strati, hanno solo prodotto dei disagi: rapporto di CALORE/UR. La percezione di “caldo” è stata data, soprattutto dalla saturazione di umidità che l’atmosfera, nei medio bassi strati, è stata capace di libare ed imprigionare.
In assoluto un sembra essere un “paradosso” che ci indica che, da ben oltre 10 mesi a questa parte , e durate anche tutto il passato inverno, nulla è cambiato e, probabilmente, nulla cambierà nella struttura atmosferica (struttura atmosferica relativa anche alla stagione in corso).
Non ci aspettiamo, pertanto, delle “annate di calore storiche”, ma solo delle “non incidenti” variabili che stanno caratterizzando e caratterizzeranno “l’insieme di un anno anomalo”.
La persistenza di certi indici atmosferici, come nel passato inverno, rimane ancora “un’ombra indecifrabile”.