Secondo l’elaborazione del modello europeo, ECMWF, letto alla quota di 500 Hp (GPT) e relativa circolazione al suolo sovrapposta, dovremmo interfacciare un momento molto critico della bella stagione in essere. Una goccia fredda si avvicinerà all’Europa centro settentrionale e verrà chiusa da una spinta dinamica dell’Hp delle Azzorre verso l’Islanda occidentale, in connubio con una sella anticiclonica che andrebbe ad allacciare l’anticiclone polare. Detta così sembra una situazione paradossale, tuttavia delle incursioni di aria polare/polare marittima non sono rarissime durante la fase più avanzata della stagione estiva.
La peculiarità di tale evoluzione sembra trovare lettura evolutiva data una goccia fredda in quota, circolazione antioraria di una depressione a carattere freddo, che dalle medio alte latitudini dell’Europa centro-settentrionale, sarebbe in grado di pilotare delle fresche correnti dalle regioni polari ed in direzione del bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
Di qui nasce un contrasto termico, tra aria mediterranea ed aria ex polare, tale da formare una depressione, ansa chiusa, che tra il 10 ed 11 del mese di agosto dovrebbe far nuovamente peggiorare le condizioni atmosferiche sulle nostre regioni centro-settentrionali, il tutto accompagnato da un nuovo calo termico.
Possiamo dedurre, senza lanciare inutili allarmismi per i vacanzieri, che lo schema evolutivo pare non voglia presentarsi come un semplice “stacco” alla bella stagione, ma come un crisi significativa. Crisi che potrebbe durare ancora per una decina di giorni ed oltre. Non mancheranno certamente delle “pause”, ma la disposizione dell’anticiclone oceanico non sembra configurarsi come tra le più classiche dell’estate e mostra le prime avvisaglie per un raffreddamento della calotta polare.
Certamente non sarà la fine totale dell’estate, ma un sintomo della natura in graduale disposizione verso altri obbiettivi.