L’estate 2008 ci ha salutato definitivamente, tentiamo ora di tracciare un riassunto su quello che è successo nella regione nell’arco di questi 90 giorni.
Prendendo in mano i dati relativi a questa stagione, presi dalla rete amatoriale MeteoVeneto, balza subito all’occhio che l’estate 2008 ha avuto un media delle temperature massime simile all’estate 2007; la media delle minime è stata più alta di quasi un grado, mentre la media generale è stata superiore solo di qualche decimo, sempre confrontandola con la scorsa estate. Perché? Questa estate a differenza del 2007, o meglio ancora del 2006 e 2005, non ha avuto nessun mese nettamente sotto la media, ma neppure ha avuto grossi picchi verso l’alto. Conclusione: l’estate è stata più calda della media, rispetto al periodo 61/90 di oltre un grado, ma senza avere avuto dei grossi eccessi termici; rispetto alle altre estati dell’attuale decennio è stata invece in media.
Giugno ha avuto una partenza fresca con diverse situazioni più consone al mese di maggio. Nei primi 15 – 18 giorni sono stati numerosi gli eventi piovosi e temporaleschi.
Tra i peggioramenti più interessanti merita una citazione quello del 4-5-6 giugno: tutta la regione è stata coinvolta da un corposo peggioramento, alcuni eventi localizzati hanno permesso ai pluviometri di registrare più di 30 mm giornalieri. Il giorno 4 sulla cittadina di Montagnana si è scaricato un violento nubifragio, molto localizzato, che ha portato 88 mm di accumulo in poche ore. In questo ambito perturbato buona parte della regione ha registrato temperature massime inferiori ai 23/24°.
Successivamente una nuova perturbazione ha iniziato a fare sentire i suoi effetti nei giorni 11 e 12 con dei temporali localizzati, e nei giorni 13 e 14 con maltempo organizzato in tutta la regione. L’aria fredda ha mantenuto le temperature sotto i 23/24°. Nei momenti di maggiore intensità di freddo e precipitazioni, la neve è caduta pur non accumulando fino a sotto i 2000 m.
Il rasserenamento serale/notturno del giorno 14 ha creato le basi per il giorno con la minima più fredda dell’estate, cioè il giorno 15. In pianura le minime sono scese diffusamente sotto i 10°, Merlara è scesa fino a 6,5°. Nei giorni 15 e 16 le massime non hanno superato i 22°, risultando così i giorni più freddi di questa estate 2008.
Nei giorni 17 e 18 nuovi episodi perturbati hanno colpito buona parte della regione, ma le temperature sono risultate in salita e le massime non hanno passato i 27°.
Dal giorno 19 è iniziata la prima vera onda calda estiva anche se il muro dei 30° è stato oltrepassato il giorno successivo. Giorno dopo giorno i termometri sono saliti fino a toccare diffusamente i 34/35° nei giorni 25 e 26, quest’ultimi sono risultati i giorni più caldi della stagione, a distanza di soli 10 giorni da quelli più freddi. In questa ultima decade del mese le temperature minime in molti casi non sono mai scese sotto i 20°. Sul finire del mese alcune infiltrazioni di aria fresca hanno generato temporali nelle fasce montane e pedemontane.
Luglio si è aperto con la fase calda lasciata in eredità dal mese precedente, le minime e le massime hanno subito una leggerissima flessione in un ambito sempre caldo.
Diversi gli episodi di instabilità nelle fasce montane e pedemontane, soprattutto nei giorni 6 e 7, temporali localmente forti con grandinate e raffiche di vento non sono mancati, soprattutto nella fascia centrale della regione. Il giorno 6 alcune trombe d’aria si sono formate nel padovano, ed alcune trombe marine si sono formate al largo della costa veneziana. Il giorno 8 la flessione sulle minime e sulle massime è stata maggiore, molte località sono scese sotto i 19° mentre di giorno non sono salite oltre i 29°.
Leggera ma costante salita dei termometri nei giorni successivi fino al giorno 12, quando le massime hanno raggiunto nuovamente i 34°. Il giorno 13 vi sono stati alcuni episodi temporaleschi localizzati: Jesolo ha raggiunto i 46,6 mm di accumulo con raffiche di vento massime superiori ai 50 km/h. Tutto questo è stato scaturito dall’arrivo di aria più fresca che il giorno 14 ha mantenuto le massime sotto i 28°, mentre il giorno 15 le minime registrate sono state comprese tra 13° e 15° in maniera diffusa.
Nei giorni 16 e 17 le temperature massime si sono stabilizzate sui dintorni dei 30°.
Il giorno 18 una perturbazione ben strutturata ha colpito tutta la regione, gli accumuli pluviometrici hanno raggiunto anche i 40 mm mentre le temperature sono salite a fatica sopra i 24/25°, nei giorni successivi si sono registrate massime attornianti i 30°.
Nei giorni 21 e 22 una nuova flessione termica dovuta a ventilazione orientale ha mantenuto le minime sui 15/17° diffusi e le massime sui 26/28° diffusi con la netta sensazione di un clima gradevole.
Dopo un nuovo picco fresco per quanto riguarda le minime il giorno 23, le temperature si sono alzate per entrambi gli estremi giornalieri fino ai 32° diffusi del giorno 28 e in maniera costante fino a fine mese.
Anche nell’ultima decade del mese ci sono state delle precipitazioni, dovute a sistemi temporaleschi che si sono generati occasionalmente sui cieli della nostra regione. Come in buona parte delle passate temporalesche di questa estate non sono mancate all’appello raffiche di vento e grandinate, a livello locale entrambe di forte intensità.
Agosto si è aperto con dei nuovi picchi caldi in ambito stagionale, sistemi perturbati a ridosso dell’arco alpino hanno permesso di avere una certa instabilità in montagna e nel contempo un aumento delle temperature in pianura, alcune località hanno superato i 34°.
Il 4 e il 5 si sono registrati i giorni più caldi di agosto, le minime si sono riportate diffusamente sopra i 20°. La fase stabile, soprattutto per quel che riguarda la pianura, è stata interrotta il giorno 6 da alcuni temporali.
Nei giorni successivi il tempo non è rimasto propriamente stabile, le temperature hanno subito una leggera e continua flessione pareggiando i 30° il giorno 9. Fino al giorno 14 vi è stata una ripresa delle temperature, i 32° si sono registrati diffusamente soprattutto negli ultimi giorni del periodo citato. Proprio il giorno 14 alcune stazioni hanno superato tale picco per via di un richiamo caldo prefrontale dovuto ad una perturbazione che nel pomeriggio del 15 ha generato temporali diffusi con annessi eventi estremi localizzati.
Nell’ambito di una fase più fresca e meno stabile, il 16 e 17 le massime non hanno superato il limite dei 28°. Dopo che i termometri hanno toccato un nuovo picco fresco nelle minime sui 13/15° il giorno 18, le temperature hanno iniziato una nuova salita fino ai 30/31° diffusi nel periodo che va fino al giorno 23.
Aria più fresca ha fatto il suo ingresso in quel giorno, e nei giorni successivi le massime non hanno superato i 29°. Nel periodo dal 25 al 29 agosto le temperature sono salite gradualmente, fino a portarsi su valori elevati per il periodo. In molte località la temperatura massima ha raggiunto o superato i 33°, con la netta impressione che l’estate in essere non avesse alcuna intenzione di mollare la presa sulla regione.
Negli ultimi due giorni della stagione le temperature hanno subito una lieve flessione in un ambito pur sempre caldo per il periodo.
In conclusione
L’analisi scritta sopra, relativa a questa estate, ci fa giungere alle seguenti conclusioni:
1) sono mancati i picchi di calore torridi delle due precedenti estati
2) si è avuto un agosto caldo a differenza delle due precedenti estati
3) il tasso di umidità mediamente è stato più elevato in quest’ultima estate per via delle frequenti precipitazioni
4) le precipitazioni sono state maggiormente distribuite sia spazialmente sul nostro territorio regionale che temporalmente nell’arco dei 3 mesi. Non ci sono stati perciò periodi prolungatamente siccitosi. Soprattutto nella fascia prealpina e dolomitica le precipitazioni sono state superiori alla media. In pianura gli scostamenti dalla media delle precipitazioni hanno avuto segni opposti a seconda delle zone, infatti per via delle precipitazioni spesso temporalesche non tutte le zone hanno potuto godere degli stessi quantitativi di acqua.
5) è mancata una potente avvezione fredda in grado di originare fasi sottomedia termica superiori ai 7-8 giorni
6) il recupero termico di giugno è stato eccezionale, da sottomedia e sopramedia in soli 10 giorni. La differenza di temperature tra il 15 e il 25 del mese è stato l’unico enorme divario termico della stagione.
In questa analisi stagionale possono essere stati tralasciati alcuni passaggi importanti a livello microclimatico come piogge, temporali o anomalie termiche particolari che hanno colpito localmente.