L’elemento saliente a breve termine.
Nel corso del week end potremo osservare una graduale instabilizzazione atmosferica, opera di una saccatura nord atlantica che scorrerà rapidamente sulle nostre regioni. Dappirma interessando il nord e l’alto Tirreno, successivamente il centro sud.
L’elemento saliente a medio termine.
La nuova settimana potrebbe portare un progressivo raffreddamento per ingresso di correnti settentrionali. La cusa è riconducibile alla parziale meridianizzazione dell’alta pressione oceanica, con flusso d’aria assai fredda artica diretta verso i settori orientali del continente. Correnti che alimenterebbero una vasta area ciclonica tra Mar Nero e Grecia. Un raffreddamento che potrebbe proseguire ed intensificarsi dopo metà mese, causa la posizione dell’alta pressione oceanica a parziale sbarramento dell’azione ondulatoria oceanica innescata da vortice canadese.
L’elemento saliente a lungo termine.
E’ interessante notare una tendenza media ad un sensibile raffreddamento in prossimità dell’ultima decade mensile, a conferma di quanto esposto nel precedente editoriale.
Il trend a lungo termine:
Non è da escludere difatti che la vasta area ciclonica orientale, alimentata da aria fredda, possa estendersi con moto retrogrado verso ovest, sfruttando il posizionamento nord orientale dell’anticiclone oceanico.
Elementi di incertezza:
Sembra probabilmente ripetitivo quel che stiamo per dire, tuttavia il maggiore elemento d’incertezza è legato alla forza atlantica.
La media delle osservazioni indica un possibile indebolimento in sede canadese, il che deporrebbe a favore di blocchi anticiclonici atlantici di maggior durata ed incisività.
Fattori di normalità climatica:
Attualmente stiamo vivendo una fase prettamente oceanica, dettata da correnti occidentali, soventemente in rotazione dai quadranti occidentali.
Un tipo di circolazione che mantiene le temperature prossime alle medie, tuttavia il prosieguo mensile indica il raffreddamento, sensibile, del quale abbiamo discusso precedentemente.
Focus: evoluzione sino al 18 dicembre 2007
Prima fase previsionale che potrebbe proporre condizioni di instabilità sparsa, con maggiore interessamento delle regioni centro meridionali. Dapprima per ingresso di saccatura nord atlantica, iniziale coinvolgimento del nord e alto Tirreno, successivamente per parziale ingerenza fredda ellenica, ascrivibile alla discesa d’aria fredda che andrà a colpire l’Europa orientale.
La tendenza successiva pare essere votata al mantenimento di condizioni meteo invernali un po’ su tutte le nostre regioni. Maggiore il coinvolgimento per i settori adriatici, ove potrebbero esservi anche dei fenomeni. Attualmente risulta difficile identificare il tipo d fenomenologia, ma tenendo conto dell’andamento termico non è da escludere possa trattarsi di neve a quote alto collinari.
Evoluzione sino al 23 dicembre 2007
Il periodo prossimo alle festività natalizie potrebbe riservare delle ulteriori sorprese a carattere freddo. Va valutata difatti la possibile interazione tra alta pressione oceanica e anticiclone polare. Valuteremo con il tempo i possibili effetti.
In conclusione.
L’analisi odierna conferma sostanzialmente la linea evolutiva tracciata nel corso dell’ultimo editoriale. Una tendenza verso il freddo, è vero, ma è sempre bene rammentarsi che siamo nel Mediterraneo, il nostro inverno ha connotati decisamente diversi dalla stagione dei paesi settentrionali. E forse è anche per questo che si ritrova maggiore entusiasmo nell’attesa dell’evento freddo…