Questa seconda settimana di Ottobre si apre caratterizzata da un diffuso bel tempo sulla maggior parte dei cieli europei. Ancora residui temporaleschi in Italia, ma tutto fa presagire ad una settimana simile a quella trascorsa, anche se più dinamica, constatate anche le temperature più alte rispetto alle medie stagionali.
In Europa
L’immagine satellitare mattutina fotografa un vasto territorio privo di nubi che si estende dalla Scandinavia al Mediterraneo. Quest’ultimo è il centro delle ultime perturbazioni derivanti dalle due forme cicloniche che hanno caratterizzato la nostra attenzione per tutta la settimana scorsa.
Il ciclone iberico, ormai solo di nome, visto che oggi si ritrova in transito sul Mar Ionio, sta esaurendo le sue energie. Quello balcanico ristagna sulle coste adriatiche apportando ancora notevoli precipitazioni nelle zone adiacenti alle Alpi occidentali.
Di recente formazione si può osservare un nuovo fronte freddo proveniente dalle Regioni baltiche, molto giovane e non ancora operativo. Sul Mar Cantabrico si possono notare addensamenti nuvolosi estesi fino all’entroterra francese e pirenaico, figli di una goccia fredda atlantica.
In ultimo si può scorgere, anche se parzialmente, un’occlusione vivace ad ovest dell’Irlanda.
In Italia
Dopo un fine settimana caratterizzato dal passaggio ciclonico iberico, oggi la situazione meteorologica presenta a nord un cielo diffusamente sereno con alcuni addensamenti nuvolosi nel settore alpino occidentale (come sopra analizzato). La nuvolosità prevalente è soprattutto alta e stratiforme. Fanno parte, quindi, di questa categoria i Cirri, i Cirrostrati ed i Cirrocumuli. Sono nuvole presenti ad altitudini comprese tra 6.000 e 12.000 metri e formate da esili cristalli di ghiaccio di colore bianco; sembrano piatte e spesso hanno forme allungate causa dei forti venti in quota. Non generano ombre sul terreno, non portano precipitazioni e sembrano ferme a causa della loro notevole lontananza.
Al centro si nota solo un lieve addensamento nuvoloso sull’Abruzzo. Questo è il lembo più settentrionale del ciclone iberico che, trovandosi in sosta sul Mar Ionio, provoca addensamenti intensi associati a precipitazioni sparse anche a carattere temporalesco sia sulle Regioni che ivi si affacciano, sia sulla Sicilia.