La corrente a getto è molto utile per la previsione della temperatura. Generalmente, il jet stream divide aria fredda a nord da aria più calda a sud. La transizione termica tra i due lati della corrente è molto brusca. Le altezze geopotenziali sono maggiori a sud del getto, e minori a nord di esso.
La forza del gradiente di pressione, dovuta alla differente quota geopotenziale, spinge da sud verso nord, ma la forza di Coriolis spinge il vento da sinistra verso destra rispetto al senso di moto del vento stesso. Per questa ragione la corrente a getto scorre da ovest verso est.
Dal punto di vista sinottico, quando una saccatura si approfondisce su una certa zona, qualche ora più tardi si assisterà al passaggio del fronte freddo, quindi di corpi nuvolosi intensi e vento dai quadranti settentrionali.
Al contrario, un promontorio si forma grazie all’avvezione d’aria calda tra la superficie e i 700hPa e grazie anche al “forcing” dovuto all’avvezione di vorticità negativa in quota. L’aria in un promontorio tende a sprofondare e quindi ad espandersi, originando altezze geopotenziali maggiori.
Quindi, le temperature all’interno di un promontorio anticiclonico sono maggiori del normale, e il tempo stabile e soleggiato. Ciò è particolarmente vero se tale promontorio si forma ad elevata latitudine.
Alcune condizioni di streak sono particolarmente adatte a sollevare o comprimere aria. Se la convergenza avviene in quota, l’aria affonda verso il suolo. Se al contrario vi è divergenza, altra aria è richiamata dal suolo, essendone sollevata.
La convergenza e la divergenza in uno streak è causata dallo sbilanciamento di forze all’interno di una certa porzione d’aria, che entrando nello streak ne è accelerata, ma che uscendone è rallentata.
L’esempio dell’articolo precedente era tipico di uno streak all’interno di un campo di vento zonale. Uno streak in moto curvo, come nel caso del gomito attorno ad una saccatura, avrà divergenza, e dunque aria in risalita, a nord del getto, mentre convergenza e aria in discesa a sud del getto
Il getto si è visto come rappresenti un potentissimo strumento previsionale. Non può prevedere con esattezza la posizione delle alte o basse pressioni, come non può prevedere con esattezza la quantità di precipitazioni, ma fornisce informazioni sulla sequenza temporale di saccature e promontori, e sull’andamento atteso delle temperature.
Comunica importanti informazioni sulla capacità dei livelli superiori dell’atmosfera di promuovere la risalita o la discesa d’aria, e sulle caratteristiche attese delle depressioni mobili extratropicali.
Infine, lo streak aiuta a prevedere la nascita o il declino delle depressioni, e il moto che esse seguiranno nell’immediato futuro.
Riassumendo: cosa guardare sulle carte a 200/250/300hPa
(1) Jet stream
Il jet stream è un fiume d’aria impetuoso, con singole sezioni a maggiore velocità, incastonate lungo l’asse del getto stesso, chiamate streaks.
Aree a nord del getto si trovano generalmente a temperature inferiori al normale, soprattutto alle medie latitudini.
Aree a sud del getto si trovano generalmente a temperature superiori al normale, soprattutto alle alte latitudini.
(2) Jet Streaks
L’aria tende a salire nel quadrante posteriore destro e anteriore sinistro del getto.
L’aria tende a scendere nel quadrante posteriore sinistro e anteriore destro del getto.
L’aria tende a salire a nord dell’asse del getto, se questo è fortemente incurvato
Gli streak significanti sono quelli che superano i 200km/H
La divergenza in quota promuove la risalita d’aria, specialmente se vi è un’avvezione calda al suolo.
(3) Pattern generali di saccature e promontori
La coppia torcente del jet stream è in grado di scavare saccature o costruire promontori. Se la corrente a getto è maggiore a sinistra di una saccatura, questa ne sarà amplificata e sarà spinta maggiormente verso sud est. Al contrario, se lo streak si trova a destra di una saccatura, essa ne verrà deamplificata e tenderà a muoversi verso nord est.
La corrente a getto polare e i suoi effetti
Parte I:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12757
Questo articolo è un approfondimento di:
Le carte a 200-300 hPa
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12724
Leggere le carte dei modelli
Parte I:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12599
Parte II: la pressione al suolo
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12619
Parte III: le carte a 850 hPa
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12636
Parte IV: le carte a 700 hPa
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12715
Parte V: le carte a 500 hPa
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12723
Parte VI: le carte a 200-300 hPa
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12724
Approfondimento Parte VI: La corrente a getto polare e i suoi effetti (Parte I)
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12757