Dopo il massimo raggiunto dal fenomeno del riscaldamento delle acque equatoriali peruviane, detto “El Nino” proprio perché manifesta i suoi massimi proprio per Natale, in coincidenza con l’anniversario dell’incarnazione del “Bambino” Gesù, El Nino ha mostrato segnali di progressivo indebolimento, fino ad arrivare ad una quasi sua completa scomparsa ai giorni nostri.
Sì è trattato di un fenomeno piuttosto moderato, non all’altezza di quello verificatosi negli anni 1982-83 e 1997-98, ma neppure di quello del 2003, che tanti danni aveva provocato durante il periodo estivo, sul nostro Continente.
Un fatto è certo: l’influenza di El Nino sulla circolazione atmosferica europea si sta mostrando sempre più forte, anche per fenomeni di intensità moderata come questo, e si può disquisire sulle cause di questa aumentata influenza.
Forse El Nino non fa altro che rinforzare una qualche importante modifica nella circolazione oceanica, tale che l’Europa diviene così uno dei suoi principali bersagli, aumentando la presenza dell’Anticiclone Africano durante i periodi invernali oppure estivi.
Esso poi determina lo spostamento verso nord del flusso perturbato atlantico, che va così a finire in Asia, riscaldando abnormemente il settore centro – occidentale siberiano, ed è così che sono nate tutte le anomalie termiche positive dello scorso mese di Gennaio.
Un cambiamento importante è invece successo nel mese di Febbraio, quando, con il rapido decadimento di El Nino, la stagione invernale si è rapidamente rinforzata nel nostro Emisfero, proponendoci ondate di freddo molto intense su tutto il comparto asiatico – siberiano e sul Nord America.
Attualmente, anche se in Italia sembrerebbe oramai avviarci verso una stagione primaverile estremamente precoce, stiamo notando che il Generale Inverno sta sferrando attacchi tardivi sempre sul Nord America, e sull’Asia Orientale, con diverse zone del nostro Emisfero che sono precipitate sotto la norma stagionale.
Con l’indebolimento di El Nino, ed il contemporaneo rinforzo del fenomeno opposto, La Nina, sembra che la stagione stia rientrando nella normalità su gran parte del nostro Emisfero, e quindi non sono certo impossibili dei ritorni di freddo invernale anche sulla nostra Penisola.
Purtroppo, la difficoltà di prevedere esattamente l’evoluzione dei due fenomeni (El Nino e La Nina), sta mandando in crisi anche i modelli di previsione stagionale, che cambiano evoluzione ad ogni run mensile, confermando il loro attuale stato sperimentale, e la loro scarsa affidabilità.