Un’associazione italiana di consumatori, ha pubblicato nel suo sito web, una classifica, intitolala “Siti meteo: lasciano il tempo che trovano”. Anche uno dei nostri siti è stato monitorato, ma l’insieme dell’analisi presentata al lettore appare con delle incongruenze che vi segnalo.
La ricerca, dicono, è stata condotta a marzo, periodo climatologicamente variabile, un severo banco di prova per le previsioni del tempo.
Pare che vi sia solo un solo servizio meteo che ottiene l’affidabilità ad 1 giorno di previsione del 61%. Il Meteo Corriere, sempre secondo questa indagine, avrebbe il 32% di previsioni giuste per il 1° giorno, del 21% sbagliate. Sul nostro sito web Tempo Italia, citato nella ricerca, l’affidabilità viene indicata al 40%.
Eppure Corriere della Sera edizione on.line ed il nostro Tempo Italia, hanno gli stessi bollettini meteo, perciò, come è stato possibile rilevare una differenza dell’8% su un prodotto uguale al 100%?
L’esito della ricerca per il meteo del 4° giorno di previsione tra Tempo Italia e Corriere della Sera on.line appare con differenze più ridotte, però le differenze vengono indicate.
Escono con le ossa rotta i bollettini di illustri nostri colleghi. Anche in questo caso, alcuni servizi meteo riportano, su altre fonti citate nella ricerca, le medesime previsioni del tempo, ciononostante vengono considerate con affidabilità assai differente, ben più di quelle che ci riguardano.
Mi pare ammissibile osservare che la ricerca non sia corretta, che contenga degli errori grossolani.
L’indagine, così come viene presentata, lapida il frutto di ricerche scientifiche mondiali: le previsioni meteo che tutti i giorni sono diffuse da qualsiasi fonte italiana o straniera, vengono non indovinate, ma elaborate a mezzo di modelli matematici che impiegano risorse provenienti da tutto il Pianeta.
I bollettini per località, vengono creati con l’ausilio dei modelli matematici, e la fonte dei dati è sostanzialmente identica per tutti noi; cambiano le elaborazioni, i modelli matematici usati, difficilmente troverete discordanze così assurde come quelle indicate dall’indagine. Fra l’altro, gran parte dei servizi meteo citati, per le precipitazioni indica una percentuale di probabilità, utile elemento nella valutazione della previsione del tempo.
Inoltre, da pubblicazioni scientifiche internazionali, emerge che le previsioni del tempo sono corrette ben oltre il 90% dei casi nel 1° giorno di previsione.
Trovo quindi solo un’opinione quella offerta da Altro Consumo, che sicuramente propone servizi utili al cittadino, ma attenzione ai numeri del meteo.
In Italia la cultura meteo è fortemente arretrata, spesso nei telegiornali ci propinano servizi e notizie vecchie come se fossero del momento (un vero inganno).
Siamo anni luce distanti dalla serietà con cui viene sentita dai mass media la meteorologia dei Paesi anglosassoni, in America, nei Paesi latini.
I nostri articoli, le previsioni meteo, vengono spesso copiate, alterate e pubblicate in giornali, televisioni, solo da pochi anni non siamo trattati al pari dei veggenti.
Caro lettore, l’Italia è terra della meteo da Terzo Mondo, e si rivela tale fin tanto che leggeremo articoli di questa levatura ed anche altri dedicati agli appassionati di meteorologia, ai meteofili, per intenderci, definiti esaltati, persone insensate.
Forse è giunto l’attimo per farci sentire, vi pare?
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