E’ molto importante verificare quelle che sono state le precipitazioni che hanno interessato le zone statunitensi che si affacciano sul Golfo del Messico.
Gli ultimi due uragani, infatti, avrebbero teoricamente fatto cadere quantitativi eccezionali di pioggia, tale da eccedere nettamente la quantità media di questo periodo.
E i dati registrati di fonte NHC o synop dimostrano che è così per molte località ma non per città come Houston.
Cominciando proprio da New Orleans, notiamo che ha ricevuto quasi 200 mm di pioggia dal passaggio di Katrina e circa 160 dal passaggio di Rita.
E proprio in Lousiana, sebbene non a New Orleans, Rita ha dato il meglio di sé in quanto a precipitazioni: 406 mm di pioggia sono caduti a Bunkie, 316 a Laplace, 249 a Logansport, 247 a Port Vincent, 238 a Jennings, 231 a Millerville, 214 a Lafayette… 140 a Shreveport.
A Birmingham, in Alabama, nell’ultimo mese è piovuto meno della metà della norma, 42 mm contro 100 mm. In questo stato le precipitazioni maggiori, attorno ai 100 mm si sono avute a Atmore, Camden e Evergreen.
Huston, in Texas, è stata precocemente sgomberata prima dell’arrivo di Rita, che doveva imperversare per giorni con piogge torrenziali, ma, stavolta, le previsioni sono state disattese.
Qui sono caduti solo una trentina di mm al passaggio dell’uragano, e sono caduti in settembre 80 mm di pioggia contro una media di circa 105 mm.
Le piogge torrenziali si sono abbattute più a nord, come a Center dove sono caduti 266 mm, o a Beaumont/Port Arthur dove ne sono caduti 225, e diverse altre cittadine hanno superato i 100 mm.
Piogge molto intense a seguito di Rita anche nel Mississippi: a Jackson sono caduti in due giorni circa 75 mm di pioggia, ma 213 ne sono caduti a Greenville, 198 a Natchez, 143 a Port Gibson ed ancora oltre i 100 mm in altre località!
Infine l’Arkansas: anche qui è piovuto molto, con punte di 149 mm a Boughton, 142 a Star City e Hot Springs, 136 ad Arkansas City, fino agli 87 mm di Little Rock.
Gli allagamenti e le inondazioni maggiori sono tuttavia stati causati soprattutto dalle altissime onde di marea, più che dalle forti precipatizioni, mentre a New Orleans probabilmente il sistema di dighe che proteggeva la città ha ceduto per entrambi i motivi. New Orleans era noto infatti che andasse sott’acqua anche a seguito di piogge solo un poco più intense del normale.