La stagione dei monsoni e delle tempeste tropicali continua a sconvolgere l’Asia. In India questo mese d’agosto si sta presentando più piovoso della media. A Mumbai (Bombay) dall’inizio del mese sono caduti ben 840 mm di pioggia, di cui 589 in soli quattro giorni, contro una media climatologica di 574 mm. Anche in altre città indiane le precipitazioni sono state intensissime e costanti tutti i giorni del mese. A Ratnagiri sono caduti 663 mm, a Bhopal 675, 510 a Kozhikode, 486 a Mangalore. In alcuni casi le piogge si sono concentrate in poche ore, come a Mahabaleshwar dove sono caduti 240 mm in una sola giornata. Colpito dalle forti piogge anche il Pakistan, dove a Jhelum da inizio mese sono caduti 301 mm.
Piogge torrenziali hanno colpito anche il Vietnam. A Vinh su 461 mm di totale mensile, 376 mm sono caduti in 72 ore. A Hue il totale mensile è di 424 mm di cui 206 caduti in 24 ore il giorno 14. Ancora maggiore il totale mensile di Phu Lien, pari a 477 mm. Ad Hanoi, sebbene siano caduti ben 156 mm, ne mancano all’appello 162 mm per raggiungere la media di pioggia mensile che è di ben 318 mm! A Da Nang invece la media di 103 mm è stata quasi doppiata, avendo raggiunto questo mese un accumulo di pioggia pari a 202 mm.
Ma un po’ in tutto il Sud-Est asiatico l’estate è la stagione delle piogge, spesso alluvionali. A Iba, sull’isola di Luzon, nelle Filippine, il 15 agosto sono caduti 200 mm di pioggia, e il totale mensile è salito ad oltre 500 mm. E sempre nelle Filippine a Laong 205 mm sono caduti il giorno 17 e 287 negli ultimi quattro giorni, su un totale mensile di 305 mm. Ed anche peggio è andata nelle thailandesi Khlong Yai e Ranong, dove sono caduti negli ultimi cinque giorni rispettivamente 485 e 370 mm di pioggia.
Il passaggio della tempesta tropicale Wukong, ora declassata a depressione tropicale ed in via di dissolvimento sulla Corea, non è stata indolore per l’isola di Kyushu, la più meridionale tra le grandi isole dell’arcipelago giapponese. Tra giovedì e venerdì ha infatti causato la caduta di ingenti quantità di pioggia, pari a 180 mm a Oita, 165 a Nagasaki e Miyazaki, 150 ad Izuhara, 145 a Shimizu e 125 a Fukuoka. La particolare lentezza di spostamento della tempesta, potrebbe causare nuove pesanti piogge durante la giornata di oggi (sabato) sempre nelle stesse zone colpite già negli ultimi due giorni.
Nel Pacifico, ma sul lato opposto, quello americano, è in azione un’altra tempesta tropicale, assurta al rango di uragano. Il suo nome è Hector, tuttavia, trovandosi in pieno oceano ad oltre 1500 km dalle terre emerse più vicine, al momento non desta preoccupazione alcuna.
Ma torniamo a parlare di piogge, perché, se in Asia in estate è normale avere situazioni alluvionali, lo è meno in Africa. Sebbene anche la regione del Sahel abbia una stagione estiva caratterizzata dal monsone, molto più debole rispetto a quello indiano, ma che mediamente in agosto lascia cadere 170 mm di pioggia a Niamey, inoltrandosi più a nord ai confini col deserto del Sahara, le piogge divengono sempre più sporadiche. Sono quindi inusuali le forti piogge che hanno colpito la città di I-n-Gall, non molto distante dalla più famosa Agadez, e seppur i quantitavi non paragonabili a quelli asiatici, sufficienti a danneggiare diverse centinaia di abitazioni, evidentemente non costruite per reggere a piogge consistenti.
Ben maggiori le piogge alluvionali che hanno colpito l’Etiopia, nazione che peraltro ha medie pluviometriche estive molto abbondanti, in certe regioni fino a 400 mm per il solo mese di agosto, e che hanno causato già almeno 600 vittime. La situazione è grave anche per il rischio di epidemie, spesso legate alla mancanza in queste situazioni, e se vogliamo per assurdo, di acqua potabile.
E sempre di piogge trattiamo, ma passiamo all’Europa, dove è da evidenziare la situazione vissuta in alcune zone della Liguria tra Savona e Genova tra il 16 e il 17 agosto. Un flusso di correnti umide sud-occidentali impattando contro la barriera dei monti liguri ha rilasciato ingenti quantità di pioggia in tempi molto ristretti. Al Passo del Turchino, entroterra di Voltri, 300 mm sono caduti in appena sei ore, a Vicomorasso, nell’immediato entroterra genovese, 250 mm sono caduti in 9 ore, ma con un picco di 95 mm in un’ora. Busalla è stato il paese con maggiore accumulo nell’arco delle 48 ore di 320 mm, mentre Genova ha accumulato 145 mm ad Albaro ma addirittura 0 (zero) mm all’aeroporto di Sestri. Sono state fortissime infatti le differenze tra i diversi quartieri della città.
E concludiamo con un cenno ai record di caldo battuti in Cecenia, repubblica russa nota per le guerre che l’hanno sconvolta negli ultimi anni. A Grozny, la capitale, la temperatura è salita fino a +41.2°C, mentre il record ceceno è stato stabilito nel paesino di Naurskoy con 41.4°C. L’ondata di caldo ha colpito anche l’Armenia e la Georgia. A Yerevan i +41.8°C raggiunti non sono lontani dal probabile record di +42.5°C, mentre Tbilisi ha raggiunto +38.2°C, non lontana dal proprio record di +40°C.