48 mm di pioggia sono stati registrati a Dar El Beida, l’aeroporto di Algeri, dalle 0 alle 24 GMT di domenica 27 novembre.
Venti meridionali domenica 27 novembre in Turchia. Temperature miti ovunque, quindi, con per esempio Istanbul salita fino a 17,7°C e Ankara, a oltre 900 metri, arrivata a 16,1°C. Ancora più caldo sulle coste del Mar Nero centro-orientale, dove il vento è stato ulteriormente riscaldato dall’effetto foehn. Queste alcune massime nell’area: Samsun 21,6°C, Giresun 21,2°C, Zonguldak 20,7°C, Trabzon 20,3°C. Nel sud del paese, Antalya ha raggiunto i 25,2°C.
Il 28 novembre Samsun è salita fino a 28,1°C e Trabzon a 26,9°C, con Giresun che si è posta a mezza strada con 27,6°C. Nel sud, con lo spostamento verso est dell’onda calda, è stata Adana la più calda con 27,0°C. Trabzon ha una media delle massime di novembre di 15°C, ma un record di ben 30°C.
Ancora molto caldo in Egitto ed Israele domenica 27 novembre. Alcune massime: Il Cairo 28,0°C, Assuan 36,4°C, Eilat 29,7°C, Tel Aviv (aeroporto Ben Gurion) 27,7°C. Le temperature sono ulteriormente salite lunedì 28 novembre, quando Il Cairo ha raggiunto i 33,5°C, Alessandria i 31,2°C e l’aeroporto Ben Gurion i 32,4°C. Al Cairo la media delle massime di novembre è 23°C, mentre il record mensile è 35°C. Sia il caldo turco che quello mediorientale sono gli effetti della risalita di aria calda sul bordo orientale della grande struttura depressionaria che ha abbracciato quasi tutta Europa e il settore nordoccidentale africano (vedi le piogge di Algeri).
Anche nella fascia subsahariana fa più caldo della norma. Domenica 27 novembre toccati i 40,0°C a N’Djamena (Ciad), ma notevoli anche i 39,4°C di Niamey, la capitale del Niger.
Tra domenica 27 e lunedì 28 novembre forti piogge hanno investito parte del settore est di Luzon, grande isola nelle Filippine settentrionali. Nelle 24 ore antecedenti il lunedì mattina, ora locale, sono caduti 147 mm di pioggia a Casiguran, 97 a Baler, 62 a Calapan e 59 ad Aparri.
Una “tropical storm” in movimento sulle acque del Golfo del Bengala sembra destinata a fare “landfall” sulle coste dell’India orientale a metà settimana. Lunedì mattina la tempesta, siglata 05B, era accompagnata da venti sostenuti fino a 40 miglia orarie che soffiavano intorno ad un centro situato 595 miglia a est-sudest di Madras, grande città del sudest indiano. La tempesta si muoveva verso ovest-sudovest a 10 miglia orarie. Nelle previsioni la tempesta era destinata a spostarsi verso ovest-nordovest, rinforzando, nelle successive 48 ore, portandosi a 130 miglia dalla costa mercoledì mattina per poi toccare terra nella notte seguente.
Alle 18 GMT di lunedì 28 novembre essa era centrata a 11,0°N 85,6°E, con venti sostenuti fino a 57 miglia orarie, per le 18 GMT di martedì era prevista a 12,1°N 84,1°E con venti sostenuti fino a 63 miglia orarie. Per le 18 GMT di mercoledì il vento dovrebbe raggiungere quasi le 70 miglia orarie.
Intanto 05B ha portato piogge molto intense sulle isole Andamane che si trovano nella parte sudorientale del Golfo del Bengala. A Port Blair, sull’isola Andamana Meridionale, sono caduti 127 mm in 45 ore.