La zona sud occidentale della Cina è stata sconvolta da piogge di stampo alluvionale.
La segnalazione viene dall’agenzia China Daily, che parla soprattutto della zona del Guangxi, e della sua capitale Nanchino, colpite da alluvioni che non si registravano dal 1907.
La provincia presenterebbe un bilancio di 43 morti e 43 dispersi, mentre la Regione dello Yunnan presenta 13 città (compresa la capitale Kunming), colpite da torrenti di fango e di rocce, con ben 1,3 milioni di persone colpite da tali intensi allagamenti.
A Kunming le precipitazioni complessive degli ultimi dieci giorni ammontano a 131,6 mm, mentre a Mengzi le piogge sono state pari a 130,2 mm in quattro giorni.
Bijie ha visto cadere 60,2 mm nelle ultime 24 ore.
Anche se non si tratta di quantitativi imponenti, bisogna considerare la vastità del territorio nel quale sono cadute tali precipitazioni, nonché il carattere montagnoso di questa zona, che facilita il verificarsi di piene improvvise.
Tali inondazioni seguono quelle che hanno interessato il Vietnam, tra la fine di ottobre ed i primi di Novembre, dove hanno provocato 55 vittime (le peggiori alluvioni degli ultimi 25 anni).
La zona nord occidentale della provincia dello Yunnan, che presenta vette che superano i 5000 metri di altezza, è stata colpita da pesanti nevicate, che hanno bloccato tutte le vie di comunicazione.
Ad inizio mese, del resto, grandi nevicate avevano colpito il Tibet, causando delle vittime ed isolando alcune migliaia di pastori.
Linzhi, nel sud est del Tibet, ha visto cadere un metro e mezzo di neve fresca in 36 ore di intensa bufera.
Del resto, fa molto freddo su tutta la zona: le temperature minime sono scese questa mattina fino a valori di -19,4°C a Nagqu, e di -26,4°C a Wudaoliang.