Vanno, vengono, in un continuo divenire
Così succede ogni giorno. Queste sono le nuvole di sabato 26 giugno 2004.
Nel pomeriggio, presso il confine francese, sulle Alpi Graie Meridionali (Torino), dal sentiero ancora innevato che unisce il glaciale lago della Rossa e il rifugio Gastaldi, oltre i 2600m di quota.
L’alta pressione cede appena un poco, apre le porte a un asciutto e caldo vento di föhn. Ed ecco un mutare continuo ed improvviso di cirri e cirrostrati, alti nel cielo tra i 6000 ed i 10000 metri circa. Lenticolari, fibrati, ondulati. Dalle forme più strane, belle da vedere passare, formarsi e cambiare a volte in pochi secondi. Ed infine, ecco anche un cirro vertebrato. Si chiama proprio così. Come le stelle del firmamento, anche le nubi, a volte, stimolano la fantasia degli uomini e prendono nomi che echeggiano verso curiose somiglianze.