• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
lunedì, 19 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Le nuove malattie: un problema climatico?

di Marco Pifferetti
11 Set 2007 - 22:33
in Senza categoria
A A
le-nuove-malattie:-un-problema-climatico?
Share on FacebookShare on Twitter

Scorcio delle Isole Mauritius. Foto di "trekker70" da www.mtgforum.it.
Si tratta di un argomento delicato e complesso, che tuttavia merita di essere esaminato, per i suoi possibili risvolti nei quali viene interessata anche la climatologia.

Lo sviluppo di un’epidemia del virus Chikungunya nel Ravennate, ha accentuato questo allarme, lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in quanto anche il nostro Paese potrebbe essere interessato da altre malattie tropicali più pericolose, quali la febbre di Dengue, se non addirittura le febbri emorragiche africane.

Come si è detto, il fenomeno è molto complesso, e, al momento, ci sentiamo di escludere il cambiamento climatico come principale responsabile di questo pericolo, anche se, ovviamente, un aumento termico medio può favorire lo sviluppo di microrganismi esotici anche nella nostra Penisola.

Il virus Chikungunya è veicolato dalla zanzara tigre, che ha trovato in Italia un suo ambiente favorevole a partire dagli anni ’90, probabilmente legato al cambiamento climatico in atto a partire da quegli anni.

Tuttavia, occorre ricordare che la malaria era diffusa a latitudini molto settentrionali nel corso della Piccola Età Glaciale, e, del resto, fino ad una cinquantina d’anni fa era endemica anche sulla nostra Penisola ed in Val Padana.

Nonostante il riscaldamento climatico, la malattia è scomparsa dal nostro Paese e dall’Europa, e questo grazie all’uso degli insetticidi, con la scoperta del DDT.

Il problema principale sanitario del mondo moderno si chiama in realtà Globalizzazione, che è un fenomeno positivo, in quanto in grado di avvicinare tra di loro popoli e civiltà molto lontane, mettendole alla portata di un breve viaggio aereo.

E, inoltre, è in grado di portare cultura e civiltà a tutte le popolazioni, contribuendo ad aumentare il tenore di vita di Nazioni sulla soglia della povertà.

Tuttavia presenta anche alcuni rischi, tra i quali vi è quello di esporre la popolazione mondiale alla rapida diffusione di malattie prima di allora relegate in alcune zone particolari.

Un esempio tipico di “globalizzazione” di una malattia lo possiamo ritrovare nel virus dell’AIDS, fino ad una trentina di anni fa presente solo in oscure foreste equatoriali, e la sua rapida diffusione in tutto il Mondo.

Ma anche in passato ritroviamo esempi di questo tipo, come le stragi di popolazioni Indo – Americane per virus quali il morbillo, importato dalle popolazioni europee, e contro i quali non avevano difese immunitarie.

Si è trattato di un evento dovuto al contatto tra civiltà che fino a quel momento si erano sviluppate in modo indipendente, e senza rapporti tra di loro.

In altre parole, anche se un riscaldamento climatico può essere un fattore importante per l’attecchimento in Italia di malattie finora presenti in zone tropicali, il rischio che corriamo è legato soprattutto alla presenza di una rapida diffusione attraverso gli attuali mezzi di trasporto.

E non pensiamo solamente a virus o plasmodi legati pur sempre alla presenza di un organismo – ospite, come la zanzara, ma soprattutto a virus che si diffondono per via aerea o per contatto interpersonale.

Un esempio potrebbe essere quello di una prossima epidemia influenzale particolarmente virulenta, che gli scienziati ritengono in probabile sviluppo nei prossimi anni.

Gli unici rimedi, a questo punto, per poter contenere tali malattie, sono legate ad uno stretto controllo sanitario con l’immediato isolamento dei primi casi.

Ma questo esula dagli intenti di questo articolo, che riguardano solamente gli aspetti meteo – climatici dell’argomento, che sembrano essere comunque in secondo piano rispetto ai rischi sanitari connessi alla presenza di un “villaggio globale”, quale si avvia ad essere il nostro Pianeta.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
il-sud-america-tra-gran-caldo-e-forti-temporali.-prime-gelate-in-europa

Il Sud America tra gran caldo e forti temporali. Prime gelate in Europa

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
solleone-e-gran-caldo-protagonisti,-ma-al-nord-occhio-ai-soliti-temporali

Solleone e gran caldo protagonisti, ma al Nord occhio ai soliti temporali

11 Agosto 2014
break-temporalesco-di-meta-settimana:-le-onde-atlantiche-contrastano-lo-strapotere-anticiclonico

Break temporalesco di metà settimana: le onde atlantiche contrastano lo strapotere anticiclonico

20 Giugno 2011
palla-di-fuoco-nei-cieli-della-florida

Palla di fuoco nei cieli della Florida

23 Novembre 2016
record-del-freddo-al-polo-sud

Record del freddo al Polo Sud

2 Febbraio 2008
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.