L’elemento saliente a breve termine.
L’instabilità andrà attenuandosi sotto l’avanzata delle truppe anticicloniche. Il campo di Alta Pressione, dapprima oceanico, si avvarrà di un supporto caldo subtropicale, proveniente cioè dal nord Africa. Settimana destinata a regalare scampoli tardo primaverili, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo.
L’elemento saliente a medio termine.
Poter gridare difatti all’avvento dell’Estate è quanto mai prematuro. Già sul finire della settimana ecco una nuova saccatura atlantica raggiungere l’Europa orientale, incentivando un richiamo umido e parzialmente instabile verso il Nord Italia. Un’area ciclonica che andrà ad intensificare, temporaneamente, la rimonta anticiclonica al Centro Sud, ma che poi, nel suo incedere verso est, potrebbe scalzare la figura stabilizzante determinando un parziale cambiamento delle sorti meteorologiche.
L’elemento saliente a lungo termine.
I principali modelli previsionali sembrano concordi nell’indentificare un afflusso di correnti umide oceaniche fin sull’Italia.
Il trend a lungo termine:
Se tale visione trovasse conferma, si attiverebbero condizioni di relativa instabilità che apporterebbero nuove precipitazioni su diverse zone peninsulari. Fenomeni legati essenzialmente all’attività termo-convettiva diurna, ma che limiterebbero la fase anticiclonica altrimenti duratura.
Elementi di incertezza:
Analizzando attentamente le diverse proiezioni modellistiche è possibile scorgere alcuni elementi d’incertezza. Innanzitutto si dovrà valutare la forza con cui la saccatura oceanica riuscirà a penetrare nei settori occidentali del Continente.
Altro elemento di cui si dovrà tener conto è il posizionamento dell’Alta Pressione oceanica, che pare destinata a riposizionare il fulcro principale in pieno Atlantico. Se così fosse, tesi sostenuta principalmente dal Centro di Calcolo europeo ECMWF, non è da escludere che verso metà mese possa transitare anche sull’Italia una nuova figura ciclonica.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione dei vari diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari evidenzia un rialzo termico nel breve-medio periodo, specie sulle regioni Centro Meridionali e nelle Isole. Temperature destinate comunque a mantenersi grosso modo in linea con l’andamento medio stagionale.
Le precipitazioni, dopo la fase di stallo attesa a breve, appaiono invece in nuova crescita, seppur blande, attorno alla metà del mese. Sintomo della ripresa instabile citata in fase evolutiva.
Focus: evoluzione sino al 17 maggio 2009
La settimana, come detto, sarà segnata da una rimonta anticiclonica capace di favorire una esplosione primaverile nelle regioni Centro Meridionali e sulle Isole Maggiori. Tempo che almeno inizialmente sarà stabile anche al Nord, ove poi giungeranno infiltrazioni di aria umida oceanica che renderanno le condizioni meteo variabili, a tratti persino instabili.
Successivamente la genesi di una nuova lacuna barica sull’Europa occidentale potrebbe favorire l’espansione dell’aria umida oceanica su buona parte della Penisola, il che favorirebbe un ritorno a condizioni di relativa instabilità su molte delle nostre regioni.
Evoluzione sino al 22 maggio 2009
L’ingresso in ultima decade di Maggio potrebbe avvenire all’insegna del bel tempo. Un promontorio di Alta Pressione, in seno al trend ondulatorio suddetto, andrebbe a rafforzarsi e favorire pertanto un ritorno della stabilità e meteo tardo primaverile.
In conclusione.
Editoriale di avvio settimana che conferma quella accesa dinamicità atmosferica che ha caratterizzato la stagione primaverile, almeno sino a questo momento. Ma è normale, non scordiamoci che stiamo attraversando un periodo di transizione in attesa della bella stagione.