Fino a quando durerà il dominio anticiclonico iniziato in questi ultimi giorni? Di sicuro non si attendono novità fino alla giornata di martedì, mentre l’evoluzione successiva appare ancora confusa, soprattutto se si va a raffrontare il medio termine proposto dai due modelli principali di previsione. Le differenze risultano essere notevole, come cercheremo in breve d’illustrare con l’ausilio d’alcune mappe.
IPOTESI GFS Il modello americano questa mattina propone una strada decisamente più stabile, che potrebbe persino protrarsi per tutta la prossima settimana. Nella prima mappa di previsione (valida per le primissime ore di mercoledì 13) si può notare come la depressione atlantica vada ad allungarsi verso la Penisola Iberica: tale affondo ciclonico risulterà essere determinante per un ulteriore rafforzamento del cuneo anticiclonico sub-tropicale, in conseguenza del previsto isolamento del cut-off ciclonico verso l’entroterra marocchino (situazione ben visibile dalla seconda mappa, riferita a giovedì 14).
Nella terza ed ultima mappa del modello americano, riferita all’evoluzione attesa per venerdì, notiamo l’ulteriore isolamento del cut-off d’estrazione iberica sul cuore dell’Algeria, in posizione del tutto ininfluente per le nostre regioni. Nel frattempo il flusso portante atlantico lambirà il Nord, determinando una parziale erosione della struttura anticiclonica, senza essere in grado tuttavia di causare un significativo cambiamento meteo a livello generale.
IPOTESI ECMWF Del tutto diverso lo scenario delineato dal modello di Reading per lo stesso periodo previsionale. La saccatura atlantica, invece di affondare verso la Penisola Iberica, riuscirebbe a penetrare parzialmente con asse obliquo verso il Mediterraneo Centrale, determinando così la rottura, almeno temporanea, del dominio anticiclonico con condizioni meteo che risulterebbero instabili un po’ su tutto il Centro-Nord.