Non sarà certo il caso di quest’anno, che sta vedendo il luglio per ora più caldo di sempre, ma spesso e volentieri la stagione estiva subisce dei break importanti proprio a cavallo fra la fine della seconda e l’inizio della terza decade di luglio. E’ capitato spessissimo negli ultimi anni, non solo nelle estati più recentissime così altalenanti, ma anche in precedenza: nel 2011 si era avuta pure la neve fuori stagione sulle Alpi, anche ben sotto i 2000 metri specie appena oltre confine. Come non dimenticare poi il luglio 2000, quando la crisi di mezza estate avvenne un po’ prima, verso metà luglio ([url=https://www.meteogiornale.it/notizia/39192-1-ondata-di-freddo-artica-estiva-eccezionale-luglio-2000]leggi qui per approfondire[/url).
Nella mappa in basso abbiamo evidenziato le anomalie dei geopotenziali all’altezza di 500 hPa (5500 metri d’altezza) nei periodi dal 18 al 22 luglio degli ultimi 5 anni (2010, 2011, 2012, 2013 e 2014), in raffronto alla media climatica dell’ultimo trentennio. Si nota la propensione delle saccature nord-atlantiche ad affondare sull’Europa Occientale fino a propagarsi verso il Mediterraneo, dando così luogo a periodi instabili e relativamente freschi, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali dell’Italia. Quest’anno l’eventuale break sarà più posticipato, anche se è tutto da vedere se si potrà trattare di un vero e proprio break.