Generose piogge hanno interessato buona parte del Botswana questa settimana. A Kasane, nel nord, in 3 giorni, tra martedì e giovedì, sono caduti 150 mm (66 mm mercoledì 8 dicembre). A Francistown sono stati registrati 171 mm mercoledì 8, circa 75 mm più della media pluviometrica di dicembre, e ulteriori 27 mm giovedì 9.
La depressione mediterranea che ha portato i fenomeni intensi che sappiamo sulle nostre isole maggiori, ha causato piogge abbondanti anche sulle coste e nell’immediato entroterra dei paesi dell’Africa nordoccidentale, ovvero quelli magrebini, questa settimana. A Tiaret, Algeria, sono caduti 122 mm tra mercoledì 8 e la prima metà di giovedì 9.
Una bassa pressione è rimasta quasi stazionaria sulla parte est dell’Australia per qualche giorno, apportando piogge copiose in Queensland e Nuovo Galles del Sud. A Barraba, nella parte est del Nuovo Galles del Sud, sono caduti 73 mm nelle 48 ore antecedenti le 22 GMT di giovedì 9 dicembre, quantitativo molto vicino alla media di dicembre di 75 mm, e continuava a piovere. Notevoli, a ovest della Gran Catena Divisoria, sempre nel Nuovo Galles del Sud, ma non lontano dal confine con il Queensland, i 121 mm in 24 ore di Moree il 9 dicembre (media di dicembre 60 mm). Nella parte sudorientale del Queensland, al confine con il Nuovo Galles del Sud, Gooniwindi ha registrato 42 mm in sole 6 ore, prima delle 5 GMT di venerdì 10, metà della media di dicembre. 118 mm, infine, sono caduti nelle 24 ore del 9 dicembre a Blackall, nella zona semiarida del Queensland centrale (media annua 520 mm, media di dicembre 60 mm).
Sempre in Australia, massima di 37,6°C a Perth giovedì 9 dicembre. La media di dicembre delle massime è 28°C.
Un attivo fronte perturbato si è mosso in direzione sudest attraverso il Golfo Persico tra giovedì e venerdì, lasciando tra l’altro 14 mm di pioggia a Doha, Qatar, nelle 12 ore antecedenti le 12 GMT di venerdì 10 dicembre. Può sembrare un accumulo modesto, ma consideriamo che la media di dicembre a Doha è di 13 mm.
E’ in ritardo l’inverno a Pechino, dove giovedì 9 dicembre gli estremi termici sono stati 1,1°/12,0°C. Le medie di dicembre sono -5°/2°C. Discorso simile si può fare per le due Coree, dove portiamo a esempio le due capitali. Il 9 dicembre gli estremi termici sono stati 5,4°/12,8°C a Seoul e 1,8°/11,4°C a Pyongyang (medie rispettivamente -2°/3°C e -6°/1°C).
Condizioni di calma di vento e cieli in prevalenza sereni nella Turchia orientale giovedì 9 e venerdì 10 dicembre hanno facilitato forti inversioni termiche, e talvolta nebbia congelantesi, nelle conche e nelle valli. Nella notte tra giovedì e venerdì a Erzurum il termometro è sceso a -24,2°C, mentre la media delle minime di dicembre è di circa -8°C. Durante la giornata di venerdì il termometro è poi salito fino a una massima di circa -12°C, di 11°C più bassa rispetto al valore medio delle massime di dicembre.
Piogge torrenziali, a carattere temporalesco, in alcune zone della Malaysia e dell’Indonesia. A Kuantan (Malaysia) registrati 171 mm il 9 dicembre. Lo stesso giorno nel Borneo indonesiano sono caduti 148 mm a Kota Baru e 117 a Maura Teweh.
Una severa tempesta artica ha interessato il nordest della Groenlandia lo scorso giovedì. A Danmarkshavn il vento sostenuto ha raggiunto le 70 miglia orarie e il termometro è sceso sotto i -20°C, mentre il windchill ha raggiunto -40°C.
Un attivo fronte freddo ha favorito piogge a carattere temporalesco, in movimento da ovest verso est attraverso North e South Carolina tra giovedì e venerdì. 62 mm di pioggia sono cadute a Greenville, nel nordovest della South Carolina, nelle 18 ore antecedenti le 12 GMT di venerdì 10, oltre la metà della media pluviometrica di dicembre.
Forti temporali pomeridiani in questi giorni hanno interessato la Bolivia centro-orientale, compreso il versante orientale delle Ande. Durante uno di questi temporali, martedì 7 dicembre, all’aeroporto di Cochabamba, nelle Ande, sono state registrate raffiche di vento fino a 70 miglia orarie. Giovedì e venerdì i temporali più intensi sono stati in un’area alle pendici delle Ande nel settore nord del paese. A San Borja tra le 12 GMT di giovedì 9 dicembre e la stessa ora di venerdì 10 sono caduti 104 mm di pioggia, circa metà della media pluviometrica di dicembre (216 mm):
Il Meteogiornale ha già scritto un esauriente articolo sulle inversioni termiche da manuale dell’Europa centrale. Un ulteriore esempio eclatante, relativo a venerdì 10 dicembre, viene dal confronto tra Friburgo, città del Baden-Wurttemberg, nel sud della Germania, nella fossa renana, e Feldberg, vetta della sovrastante Foresta Nera, m 1493, quasi 1200 più alta di Friburgo. Friburgo ha avuto estremi termici -0,7°/0,6°C, con nebbia, mentre a Feldberg minima e massima sono state 7,3°/12,6°C, con sole e umidità bassissima. In Austria notevole il confronto tra gli estremi termici -7,0°/-3,0°C di Salisburgo (m 450) e 4,4°/8,1°C a Feuerkogel (m 1621). Giornata di ghiaccio e nebbia anche a Praga (-2,2°/-0,9°C gli estremi), Bucarest (-8,1°/-1,4°C), Vienna (-0,9°/0,0°C).
Nella non lontana Stoccarda il radiosondaggio delle 12 GMT del 10 dicembre indicava a 960 hpa (535 m) -4,1°C e umidità relativa 100%, a 903 hpa (1034 m) 11,6°C e ur 11% (dew point -17,4°C), a 850 hpa (1538 m) 9,8°C e ur 7%, a 700 hpa (3119 m) 0,4°C e ur 8%. Lo zero termico era a 3200 metri. Con questi elevati valori in quota si spiegano anche i +25.4°C registrati a Sanremo dal Centro Meteo Portosole.