La NASA ha appena emanato la mappa delle anomalie termiche superficiali misurate durante lo scorso mese di Luglio 2004.
Da esse appare evidente come, anche questo mese, sia stato piuttosto caldo per il nostro Pianeta, ma in particolare sul Continente Europeo e sull’America nord occidentale.
Notiamo, infatti, i massimi scostamenti termici che sono presenti sulla Russia Europea Settentrionale, la zona del Mare di Barents, la Scandinavia Settentrionale, fino all’Atlantico Settentrionale ed alla Groenlandia Orientale, tutte zone che hanno avuto un mese con scostamenti termici di 2-4°C al di sopra della norma.
Seguono il Canada Occidentale, lo Yukon, l’Alaska, con scostamenti termici di 4°C oltre la norma.
Più moderato il caldo sulla Spagna e l’Africa Settentrionale, 1-2°C oltre il normale, e sul Mediterraneo in genere Italia compresa, con scostamento di 0,5-1,0°C in positivo oltre la norma.
Le aree più fredde del normale si ritrovano sulla Siberia settentrionale, su gran parte degli Stati Uniti (che hanno passato un mese di luglio di 1-2°C in meno della norma), sul Brasile, e sul Sud Africa.
Spicca, poi, la grossa anomalia dell’Antartide, con un inverno davvero più freddo della norma e 2-4°C, mentre un caso anomalo è rappresentato dalla Penisola Antartica, che ha avuto al contrario un inverno mite, più caldo del normale di quasi 8°C, seppur su di un’area limitata.
Il grafico della variazione termica secondo la latitudine, ci mostra infatti i massimi scarti negativi della temperatura alla latitudine di -80°, con temperatura di 2°C in meno della norma (praticamente si tratta della zona prospiciente il Polo Sud), mentre i massimi scarti positivi (+1,2°C oltre la norma), si ritrovano alla latitudine di 70° nord, corrispondente all’incirca al Circolo Polare Artico.
In pratica abbiamo registrato un inverno antartico freddissimo, ed un’estate artica molto calda, fatto che può aver contribuito a ridurre di molto i ghiacci polari del nostro Emisfero.
Da notare che è presente una fase di Nina, sul Pacifico Equatoriale.