Uno dei temi dominanti dell’ultimo decennio è rappresentato dalle anomalie termiche delle acque superficiali del Mediterraneo. Anomalie positive, responsabili sovente di manifestazioni atmosferiche estreme anche in Italia. Or bene, l’argomento torna d’attualità perché nelle ultime settimane il “problema” si sta riproponendo. Le rilevazioni del Center for Environmental Modeling NCEP/NWS, degli USA, ci dicono che localmente si hanno temperature superficiali di circa 3°C superiori alla norma.
Diciamo che si sta già creando un serbatoio energetico che potrebbe esplodere in concomitanza di ingressi perturbati o comunque col transito di masse d’aria di diversa estrazione. Basterebbe un po d’instabilità proveniente da ovest, quindi dall’Atlantico – le anomalie maggiori sono collocate attorno alla Penisola Iberica – per scatenare precipitazioni particolarmente violente.
Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che siamo ancora in un periodo dell’anno propizio all’ingresso di perturbazioni di varia natura. La stabilità definitiva, quella della bella stagione, è ancora distante e nei prossimi giorni ne avremo la riprova.