Contrapposizioni autunnali: l’autunno, stagione estremamente dinamica perché transitoria, è capace di proporci forti contrapposizioni meteo. E’ quanto accaduto, ad esempio, giovedì 17 e mercoledì 16 settembre: mentre molte regioni d’Italia sopportavano temperature sahariane, su altre persistevano nubi e precipitazioni sparse. La causa è imputabile alla particolare configurazione barica (disposizione di Alte e Basse Pressioni sullo scacchiere europeo) che ha visto affermarsi un’ampia struttura perturbata sull’Europa occidentale e un grosso promontorio anticiclonico africano sul Mediterraneo centro orientale.
Presto sarà autunno per tutti: abbiamo descritto, brevemente, le dinamiche bariche degli ultimi giorni perché imprescindibili per comprendere quanto sta per accadere. La struttura perturbata, direttamente riconducibile alla Depressione d’Islanda, ha messo nel mirino l’Italia: la migrazione verso oriente la porterà sulle nostre regioni a partire da sabato sera. L’aria assai fresca che irromperà da nord si estenderà in direzione del Mezzogiorno e coadiuverà un vigoroso peggioramento delle condizioni meteo.
Rivincita autunnale: osservando i più autorevoli modelli di previsione emergono nuovi, vigorosi assalti perturbati fin nel cuore del Mediterraneo. Diciamo che l’ultima decade, confermando quanto scritto in apertura, dovrebbe portarci piogge e temperature tipiche del periodo (potrebbe fare addirittura più fresco della media). La mappa allegata è una GFS (modello matematico elaborato dal Centro di Calcolo statunitense) per metà della prossima settimana: scorgiamo un vortice instabile proprio sulle nostre teste, capace di arrecare ancora maltempo su gran parte d’Italia.